Meglio i cani e i gatti delle persone: il cuore dei veneti batte per gli animali

Mercoledì 6 Aprile 2022 di Natascia Porcellato
L'amore tra cane e gatto
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VENEZIA - «Gli animali non solo provano affetto, ma desiderano essere amati», diceva Charles Darwin. E, guardando ai dati dell’Osservatorio sul Nord Est curato da Demos per Il Gazzettino, pare siano in buona parte ricambiati, dai nordestini: il 54% degli intervistati, infatti, dichiara di possederne almeno uno. Il “preferito” è sempre lui, il cane (45%), che precede di diverse lunghezze il gatto (32%), mentre il 13% li ha entrambi; gli altri animali - dai coniglietti ai canarini, dai pappagallini ai criceti, solo per citarne alcuni -, considerati complessivamente, arrivano al 10%. D’altra parte, gli animali hanno l’innata capacità di stimolare la curiosità e le emozioni, favorire l’attenzione e l’empatia: sono, in altre parole, una forma di relazione che consente di sperimentare sé stessi ed esplorare i propri confini emotivi, costruendo un equilibrio nuovo. Tutto questo, è favorito anche dalla caratteristica spontanea e vera, priva di giudizio, che è peculiare del contatto tra uomini e animali. Da qui, il successo della “pet therapy”, un approccio terapeutico che si basa proprio su questi presupposti.
Ma può il rapporto con gli animali diventare più soddisfacente di quello con gli umani? Secondo la (grande) maggioranza dei nordestini che li hanno in casa: sì.

Tra coloro che possiedono un animale domestico, infatti, il 58% pensa che quest’ultimo li comprenda più dei propri familiari e il 65% ammette la stessa sensazione rispetto ai propri amici. In entrambi i casi, il confronto con il 2019 mostra una crescita di questi sentimenti, rispettivamente di 6 e 8 punti percentuali.

Così, non stupisce che il 65% preferisca (spesso o qualche volta) la compagnia del proprio animale domestico a quella delle persone (+8 punti percentuali rispetto al 2019). Come cambia questo orientamento nei diversi settori sociali? Innanzitutto, osserviamo che tende ad essere più presente tra le donne (69%) che tra gli uomini (60%). Guardando alla classe d’età, poi, vediamo che questa opinione tende ad essere più presente tra gli under-25 (81%) e tra quanti hanno tra i 25 e i 44 anni (74-76%). Si ferma intorno alla media dell’area tra le persone di età centrale (45-54 anni, 67%), mentre scende sotto la soglia della maggioranza assoluta tra gli adulti (55-64 anni, 46%) e tra gli anziani con oltre 65 anni (49%). 

Consideriamo, infine, la categoria socioprofessionale. È tra casalinghe (71%) e disoccupati (69%) che tende a farsi più alta la frequenza con cui la compagnia degli animali viene preferita a quella delle persone, anche se è tra operai e studenti (entrambi 80%) che la percentuale raggiunge la sua quota più ampia. Non lontano dalla media dell’area, invece, si collocano impiegati e funzionari (64%), insieme a imprenditori e lavoratori autonomi (61%). Più contenuta, invece, l’adesione dei liberi professionisti (53%), anche se è solo tra i pensionati che il valore (47%) si mantiene al di sotto del 50%.
“Più gente conosco, e più apprezzo il mio cane”, diceva Socrate. 2500 anni dopo, in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e provincia di Trento: anche.
 

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