Boom di presenze a Natale:
il turismo torna a sorridere

Venerdì 8 Gennaio 2016
Boom di presenze a Natale: il turismo torna a sorridere
Vacanze di Natale con i fiocchi per il turismo in montagna, anche senza la neve; ma sorridono anche le terme e le città d’arte, e persino il Lago di Garda non se la passa male, considerato che non è tra le destinazioni più gettonate in questa stagione. "Merito" soprattutto della paura diffusa del terrorismo, che ha convinto gli italiani a starsene "a casa", evitando le tradizionali mete del Mediterraneo.

A tracciare un bilancio positivo del periodo tra Natale ed Epifania è la Federalberghi Veneto, che per tutto il periodo delle feste ha monitorato la situazione nelle diverse località della nostra regione. In sostanza secondo il presidente dell’associazione Marco Michelli è andata meglio dell’anno scorso su tutta la linea. «Il dato che contraddistingue questo scorcio di stagione - dice Michelli - è il ritorno degli italiani, come testimonia anche una recente indagine di Federalberghi a livello nazionale, complice la difficile situazione internazionale. Fra il timore del terrorismo e la concorrenza mediterranea (dalla Turchia al Marocco) "chiusa" al turismo, buona parte degli italiani ha preferito viaggiare in casa piuttosto che spingersi oltre confine, imitata dagli europei e dai russi».

Non bisogna però indulgere in un facile ottimismo, secondo Micheli: ora bisognerà lavorare sodo per mantenere le posizioni conquistate, che non segnano un ritorno di competitività del sistema nazionale turistico, come dimostra il fatto che arrivi e partenze a Roma sono in calo, ma sono frutto di situazioni esterne.
Per tornare al Veneto, nelle Dolomiti Bellunesi il presidente di Federalberghi Walter De Cassan parla di «presenze in rialzo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche se il banco di prova sarà il mese di febbraio, quando dovrebbe essere arrivata la neve naturale”. In particolare a Cortina fino al 4 gennaio si è registrato il tutto esaurito, grazie anche all’arrivo dei turisti cinesi. Il vero problema delle imprese è legato però ai costi e alla redditività.
Alle Terme di Abano e Montegrotto gli albergatori per la prima volta da dieci anni a questa parte hanno riscontrato un gran numero di arrivi, soprattutto di italiani, nel ponte tra la vigilia e il 27 dicembre ma anche a Capodanno, con il quasi tutto esaurito e una permanenza media di 4/5 notti, in aumento rispetto al passato. Il dato positivo conferma la graduale, seppur non ancora sufficiente, ripresa del settore termale anche per il 2015, con un +6% di arrivi rispetto allo scorso anno e +0,7% di presenze nelle terme venete.

Sul Lago di Garda durante le festività natalizie meno del 10% degli hotel della sponda veneta sono rimasti aperti, nonostante tutti i comuni del lago abbiano promosso manifestazioni per i turisti (mercatini, degustazioni, piste di pattinaggio, presepi all'aperto e in acqua, fuochi d'artificio), ma chi ha aperto ha fatto buoni affari.
Fra le Città d’arte è Venezia, come sempre, a guidare la classifica di arrivi e presenza. L’Associazione Veneziana Albergatori afferma che l’occupazione delle camere (soprattutto di stranieri) si è attestata sull’85-90%: in controtendenza, negli hotel del centro storico gli italiani erano decisamente in minoranza rispetto ai turisti provenienti dall’estero.
A Verona è stato il Capodanno a far registrare il quasi tutto esaurito, anche se le iniziative culturali messe in campo quest’anno, dalla mostra sul Post-Impressionismo in Europa a quella dedicata a Tamara de Lempicka: specularmente Vicenza ha sofferto quest’anno l’assenza delle Grandi mostre che avevano caratterizzato lo scorso Natale. A Padova arrivi leggermente superiori rispetto al 2014, ma il dato positivo riguarda il solo Capodanno, perchè per il resto del periodo secondo l’associazione Padova Hotels Federalberghi si è avvertita l’assenza di grandi eventi culturali, non compensata - secondo la presidente Monica Soranzo - dalla ricchezza delle luminarie. Buoni infine i dati di Treviso, proprio grazie agli eventi di rilievo, rivelatisi per il presidente del Gruppo Provinciale Albergatori Federico Capraro determinanti come richiamo turistico.
Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 08:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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