Basta spiagge libere gratis. Il presidente di
Confturismo: «Ticket d'accesso da 2 euro»

Lunedì 18 Giugno 2012 di Marco Gasparin
Per Michielli si potrebbe perfino recintare la spiaggia libera, come a Grado (archivio)
VENEZIA - Ho un sogno: far capire il concetto di consumo del territorio. Marco Michielli il presidente veneto di Confturismo e Federalberghi. Guarda alle code di auto in fila verso le spiagge, ai "turisti per un giorno" e spara la sua idea: Far pagare loro un obolo di due euro.



I commercianti: ticket da due euro in tutte le spiagge venete per pagare i servizi. Sei d'accordo?/ Vota il sondaggio.



Fermi tutti, un pedaggio per andare in spiaggia? «Lo so, è un discorso impopolare - risponde Michielli - ma è ora che qualcuno lo faccia» Il presidente di Federalberghi spiega: «Cominciamo a chiarire un concetto. Sapete cos’è veramente una spiaggia libera? È una spiaggia dove ci sono tronchi d’albero, rifiuti e sporcizia, non ci sono docce, servizi e non c’è il bagnino: quella è una spiaggia libera. Qui sul litorale veneto i turisti arrivano e trovano le spiagge pulite dalle società che hanno in concessione gli arenili, il servizio di soccorso pagato dagli albergatori e altri servizi pensati per i clienti paganti».



Non vorrà eliminare il turismo di giornata? «Nessuno sputa sui pendolari, ci mancherebbe. Quello che voglio far capire è che ci sono moltissimi turisti che arrivano con le loro auto intasando le strade, parcheggiano in maniera selvaggia. Questo è consumo del territorio. La spiaggia è un bene. Vieni qui e pretendi tutti i servizi? Chiedere due euro per l’accesso mi sembra il minimo». E come si fa? «Non è impossibile, solo che nessuno vuole rompersi le scatole a farlo. Tassare i turisti nelle strutture ricettive è più comodo, no? Si va a colpo sicuro. I Comuni la pensano così. Tassiamo chi già paga per avere i servizi. Io invece dico di far pagare quelli che vengono in spiaggia "a scrocco"».



Operativamente come procederebbe? «Le località di mare non hanno molti accessi stradali, il controllo potrebbe avvenire già lì. Oppure facciamo come a Grado, dove c’è la spiaggia recintata. Non sto parlando del muro di Berlino, ma di recinzioni che danno poco nell’occhio. Controllo ai varchi. Hai il ticket dell’albergo? Puoi passare. Non ce l’hai? Sono due euro. Poi possiamo pensare a tutte le esenzioni che vogliamo, per esempio ai residenti della provincia. Basta controllare la carta d’identità. Non mi pare così complicato. Farei la stessa cosa a Venezia». A Venezia? «Mare a parte ci sono tre ingressi della città. Basterebbe controllare lì. Pensate alle migliaia di turisti che arrivano ogni giorno e a quelli che si fermano solo in giornata: grandi numeri significa anche grandi costi per il territorio. Ne parlai a Cacciari e disse che non è una cosa fattibile, ma io ci credo. Il consumo del territorio ha dei costi, dobbiamo capirlo tutti».
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 14:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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