Zaia: «Contratto pronto, è ora che il governo lo firmi». Salvini s'impegna

Lunedì 22 Ottobre 2018
Luca Zaia
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VENEZIA - Sull'Autonomia del Veneto «il contratto è pronto, lo è dal 2 ottobre e quindi l'attesa inizia da questa data. Ce l'ha sul tavolo il presidente del Consiglio ed è solido, per un'autonomia vera». Lo ha affermato oggi, 22 ottobre,  a Venezia il presidente della Regione, Luca Zaia, dopo aver incontrato il ministro per gli Affari regionali, Erika Stefani. A un anno dal referendum sull'autonomia, Zaia si è definito «tutt'altro che deluso perché, volendola vedere proprio fino in fondo, quest'anno l'abbiamo utilizzato, fra l'altro con un Governo abbastanza sul vacante, per redigere il progetto» Ora Zaia si aspetta «una celerità. I veneti sono abituati a fare le cose, sono pragmatici, hanno avuto il coraggio di fare un referendum, lo hanno vinto, ci siamo addirittura imposti il quorum, l'abbiamo sorpassato arrivando al 60% dell'affluenza alle urne, adesso si vada avanti. Del resto - ha concluso - il cambiamento epocale non riguarderà solo il Veneto, ma l'Italia intera perché tutte le comunità dovranno avere la loro autonomia».

All'invito di Zaia a fare presto, Matteo Salvini risponde immediatamente:
«L'accordo sull'autonomia di Veneto e Lombardia andrà in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri. Ho sentito Luca Zaia questa mattina e sentirò Attilio Fontana - ha detto il ministro dell'Interno -. Conto che arrivi in uno dei prossimi consigli dei ministri il provvedimento attuativo sull'autonomia del Veneto, della Lombardia sicuramente e mi auguro anche dell'Emilia-Romagna». «Il 22 ottobre è un bel giorno», ha detto della data in cui lo scorso anno proprio in Veneto e Lombardia si è tenuto il referendum sull'autonomia. Si tratta, ha ricordato, di qualcosa che «è pienamente previsto nel contratto di governo. È un passo avanti nel nome dell'efficienza, del risparmio, della trasparenza, del taglio agli sprechi, del merito, della politica a km zero». E «sia noi sia i cinque stelle - ha sottolineato - siamo sensibili agli sprechi». Circa le materie su cui le Regioni hanno chiesto di avere la competenza «mi risulta che sia Veneto sia Lombardia hanno presentato il dossier, con richieste diverse. Il Consiglio dei Ministri le valuterà entrambe. L'importante - ha concluso - è che si parta e si posi la prima pietra».

Anche la ministra per l'Autonomia, la veneta Erika Stefani, è d'accordo: «Vorrei che l'autonomia fosse già oggi, domani.

L'incarico che mi è stato conferito, quello più grande è stato di dare una risposta a delle domande di autonomia»: così il ministro degli Affari Regionali, Erika Stefani, a Venezia con il governatore Luca Zaia, a un anno dal referendum sull'autonomia per Veneto e Lombardia. Per Stefani l'autonomia rimane «una questione prioritaria». «Il presidente del Consiglio Conte, che tra l'altro è uomo di grandissimo spessore anche giuridico - rileva - ha una piena cognizione di quella che può essere la portata della bozza d'intesa. Il presidente conosce quali sono le nostre istanze - ha aggiunto -, ne abbiamo parlato anche in Consiglio dei Ministri in modo assolutamente sereno, collaborativo».


 

Ultimo aggiornamento: 15:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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