Autonomia differenziata: ddl approvato all'unanimità, applausi in Consiglio dei ministri. Zaia: «Giornata storica»

Via libera del documento messo a punto dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli. La premier Meloni: «Questo governo mantiene gli impegni presi»

Giovedì 2 Febbraio 2023 di Redazione web
Roberto Calderoli e Luca Zaia

Approvato, oggi 2 febbraio, in Consiglio dei ministri il ddl sull'Autonomia differenziata, messo a punto dal ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli. L'approvazione è avvenuta fra gli applausi. Dopo il via libera, il disegno di legge sull' Autonomia differenziata verrà sottoposto al parere della Conferenza unificata Stato-Regioni-Città.

LA PREMIER MELONI

«Questo provvedimento dimostra ancora una volta che questo governo manterrà gli impegni presi, la coerenza con il mandato avuto dai cittadini, per noi, è una bussola». Questo il primo commento della premier Giorgia Meloni durante il Cdm che ha dato disco verde al ddl sull'Autonomia differenziata.

IL MINISTRO CALDEROLI

«Entro 12-13 mesi» il Parlamento dovrebbe approvare il ddl Calderoli mentre nello stesso arco di tempo la Cabina di regia dovrebbe varare i Lep, così da permettere «a inizio 2024» iniziare a esaminare «le proposte» di autonomia differenziata da parte del governo. Lo ha detto il ministro Roberto Calderoli nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il ddl sull'autonomia differenziata. «Spetterà al buon senso e alla saggezza delle regioni fare richieste e con altrettanta saggezza e buon senso risponderà il governo dopo aver ascoltato il Parlamento.

Il numero di materie da devolvere spetterà alla volontà delle regioni di richiederle, alla volontà del governo di rispondere e del Parlamento che approva a maggioranza assoluta l'intesa» ha concluso Calderoli.

LUCA ZAIA

Il commento a caldo del presidente del Veneto Luca Zaia«È una bellissima notizia che fa di oggi una giornata storica. Oggi diamo corso alla volontà dei Padri costituenti che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal ’48 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso; è l’inizio. Un vero nuovo cammino che viene avviato dopo solo un centinaio di giorni dall’insediamento di questo governo, che ha mantenuto gli impegni presi con gli elettori».

«Con oggi questo Paese sceglie l’assunzione di responsabilità, l’efficienza e la modernità – prosegue il Governatore veneto -. Ora ci è richiesto, soprattutto, di lavorare in modo che questa pagina di storia prosegua nel modo migliore. Non è il momento di polemiche; dimostreremo che autonomia non è la secessione dei ricchi, che non è una trovata per affossare o lasciare indietro qualcuno, tantomeno il Sud. Autonomia differenziata non significa minare l’Unità nazionale, i paesi che hanno da decenni o da anche da secoli un’organizzazione basata su l’autonomia come la Germania o gli Stati Uniti non sarebbero così solidi e visti come nazioni compatte ma fondate sul federalismo più vero». 

MASSIMILIANO FEDRIGA

Il commento del presidente friulano Massimiliano Fedriga: «Oggi è un inizio ufficiale del percorso ma devo dire che, anche superando le prassi, il ministro Calderoli ha mandato la prima bozza alla Conferenza delle Regioni, sulla quale ci siamo confrontati, e abbiamo proposto gli otto punti fondamentali per tutte le regioni italiane, che sono state recepite nella bozza finale».

LE REAZIONI

«Siamo favorevoli alle richieste delle regioni che chiedono maggiori livelli di autonomia. Non credo che queste richieste rappresentino in alcun modo un ostacolo alla nostra autonomia, che ha solide basi statutarie e ancoraggi internazionali - commenta il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti - La crescita dell' autonomia in altri territori può rappresentare un'occasione importante di buon autogoverno, di cui noi siamo un modello. Inoltre, ciò legittima anche la nostra autonomia di fronte alle spinte centraliste».

Carlo Calenda il leader di Azione scrive su Twitter: «L'approvazione del ddl Autonomia in Cdm è l'ennesima presa in giro elettorale di una politica che fa propaganda sull'assetto istituzionale dello Stato. Questa roba arriva in parlamento fra sei mesi. Ma lo approvano di corsa e male la settimana prima delle elezioni regionali». Il governatore della Campania Vincenzo De Luca commenta: «L'ipotesi di autonomia proposta è inaccettabile, è una proposta propagandistica che spacca l'Italia. I segnali che arrivano non sono rassicuranti. Valuteremo nel merito. Non consentiremo lo smantellamento della sanità pubblica e della scuola pubblica statale. Non consentiremo, in nessuna forma, la spaccatura dell'Italia». Il presidente del M5S Giuseppe Conte in diretta sulla sua pagina Facebook: «La patriota Meloni paga a Salvini la tassa per tenerlo in maggioranza e di fatto svende l'unità d'Italia per qualche punto percentuale in più in vista della competizione alla regione Lombardia e nel Friuli Venezia Giulia in prospettiva». 

«L'autonomia si arricchisce di un nuovo annuncio. Si tratta di una recita a soggetto, destinata ad arricchire scaffali di carta e destinata ad arenarsi in Parlamento per le troppe contraddizioni che contiene» commenta il senatore e segretario regionale del PD Veneto, Andrea Martella - le modalità con le quali si è arrivati a questo provvedimento non sono state adeguate alla serietà della questione in gioco. Basti pensare al fatto che il ministro Calderoli non ha neppure convocato le Regioni, saltando a piè pari su un confronto che era sacrosanto». Il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini attacca: «Siamo pronti alla mobilitazione perché non è stata condivisa con la Conferenza delle Regioni, cosa clamorosa e incredibile, e perché è un' autonomia differenziata che non tiene conto delle nostre proposte e va nella direzione di spaccare il Paese»

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Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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