Autonomia: quattro veneti tra i "saggi" per attuare la riforma

Mario Bertolissi, Andrea Giovanardi, Ludovico Mazzarolli, Marco Stradiotto tra i 61 esperti che devono individuare i Livelli essenziali delle prestazioni

Domenica 26 Marzo 2023 di Alda Vanzan
Roberto Calderoli e Luca Zaia

VENEZIA - Prima la cabina di regia, prevista dalla Legge di Bilancio. Adesso il Comitato degli esperti, ben 62 componenti arrivati da tutta Italia. Il combinato disposto dei due organismi - il primo politico, il secondo tecnico - dovrà determinare i Lep e cioè quei Livelli essenziali delle prestazioni necessari per l’attuazione dell’autonomia differenziata. La cabina di regia è stata dettagliata alla fine dello scorso anno. Ieri il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha ufficializzato la nascita del Clep, fornendo i nomi degli esperti. Tra i 61, presieduti da Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale e professore emerito di diritto amministrativo alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ci sono anche quattro veneti: Mario Bertolissi, Andrea Giovanardi, Ludovico Mazzarolli, Marco Stradiotto. «Il loro lavoro permetterà di completare questo percorso di adempimento della Costituzione», ha detto il governatore Luca Zaia complimentandosi per la nomina.

LA SCELTA
«Con la firma sul decreto del presidente del Consiglio giunta questo giovedì - ha detto Calderoli - è stato ufficialmente istituito il Clep: Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, da garantire su tutto il territorio nazionale, che supporterà il lavoro della cabina di regia istituita ai sensi della legge di stabilità.

Per la prima volta si riuniranno 61 tra le massime autorità e vertici del campo amministrativo e accademico, del diritto costituzionale, europeo ed internazionale, dell’economia e della matematica. Un prestigioso gruppo di esperti che opererà in sinergia per individuare finalmente quei diritti civili e sociali che il cittadino italiano può pretendere dai vari soggetti costituenti la Repubblica italiana». L’obiettivo? «Ambizioso - ha detto il ministro -: riempire un vuoto normativo che attende di essere colmato da ormai 22 anni». In un’intervista al Corriere della Sera, Calderoli ha detto che si useranno «i fondi nazionali di sviluppo e coesione ed europei per recuperare il gap tra le Regioni».

CHI SONO 
I componenti del Clep sono 61. Se si considera anche il presidente Cassese si arriva a 62. Avvalendosi di questi esperti, la Cabina di regia (presieduta dal premier e costituita dai ministri competenti nelle varie materie, oltre che dai presidenti di Conferenza delle Regioni, Upi e Anci) dovrà individuare i Livelli essenziali delle prestazioni nell’arco di due semestri, altrimenti scatterà il commissariamento. Dei quattro veneti scelti da Calderoli, tre fanno già parte della delegazione trattante voluta dal governatore Luca Zaia. Sono Mario Bertolissi, ordinario di diritto costituzionale all’Università di Padova; Andrea Giovanardi, ordinario di diritto tributario all’Università di Trento; Ludovico Mazzarolli, ordinario di diritto costituzionale all’Università di Udine. Il quarto è Marco Stradiotto, responsabile per i rapporti con i committenti pubblici presso Soluzioni per il Sistema Economico (Sose spa), già deputato, sottosegretario nel secondo Governo Prodi e senatore del Pd dal 2008 al 2013. «Calderoli mi ha chiesto personalmente di far parte di questo comitato - ha detto Stradiotto -. Tiene molto all’esperienza che, come Sose, possiamo portare nel comitato Lep. Costi, fabbisogni standard e Lep sono le materie di cui ci occupiamo da dieci anni. Sono strumenti necessari e utili per ricucire il nostro Paese».

IL COMMENTO
«A questo gruppo di lavoro - ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia - viene data una pagina di storia ancora bianca e intonsa per essere scritta. Grazie all’impegno che porterà avanti colmando un vuoto normativo di oltre vent’anni. Avrà anche un ruolo di garanzia e di trasparenza nei confronti di quei cittadini che vengono informati in maniera non corretta sull’autonomia. Sono certo che sarà l’occasione per dimostrare che l’autonomia non è la secessione dei ricchi o, tantomeno, lo “spacca Italia”».

Ultimo aggiornamento: 21:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci