UDINE - La Procura di Udine ha aperto un fascicolo d'indagine con l'ipotesi di "rivelazione di segreto d'ufficio" in merito alla diffusione della nota della Polizia di frontiera di Tarvisio con cui era stata diramata alle forze del territorio la comunicazione diffusa il 1. gennaio scorso dal Viminale per un possibile attacco terroristico di matrice islamica con droni o auto rubate.
L’allarme è stato lanciato dal Comando di Polizia di frontiera del Friuli Vnenzia Giulia e diffuso a commissariati, Polfer, Polaria e Polizia scientifica. Una precauzione da osservare non solo in regione, ma in tutte le altre città italiane. Una fotografia della nota (vedi immagine) ha cominciato a circolare nelle scorse ore in gruppi su WhatsApp ed è stata ricevuta anche dal cellulare di un ufficiale della Polizia giudiziaria in servizio in Procura, che ha stilato una relazione di servizio e ha dato origine all'indagine.
Il Procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo, mantiene il massimo riserbo sull'indagine e non intende chiarire se sia già stato identificato chi ha diffuso l'immagine: «Una volta inviata una foto, un video o un commento, scritto o sonoro - ha affermato - questi escono dalla disponibilità di chi li ha creati e possono essere divulgati con migliaia di canali diversi.
Allarme droni, la Procura apre un fascicolo per rivelazione segreto d'ufficio
Giovedì 5 Gennaio 2017Non si può più tornare indietro, e soprattutto l'autore è e rimane identificabile».