VENEZIA - Fratelli d'Italia si ridimensiona? Il principale dato che arriva dai due Comuni capoluogo di provincia, Treviso e Vicenza, al di là della vittoria di Mario Conte e del ballottaggio per Francesco Rucco, è che i rapporti di forza all'interno della coalizione di centrodestra sono cambiati rispetto allo scorso settembre.
FDI
«L'analisi del voto va fatta con attenzione - dice Luca De Carlo, senatore e coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni - perché FdI è più forte nelle città piccole. Non è un caso che dove abbiamo corso con i nostri candidati abbiamo vinto al primo turno. È il caso di San Donà di Piave, dove non ci sarà neanche bisogno di ricorrere al ballottaggio. Ma abbiamo vinto anche a Castello di Godego, Arcade. E abbiamo vinto anche dove correvamo da soli, non assieme alla Lega, come Arcade, Istrana, Nervesa. C'è una crescita del partito in tutto il Veneto, c'è un consolidamento. Nei grandi centri è diverso, è sempre stato così». Implicazioni sugli assetti regionali? «Nessuna implicazione, continuiamo a lavorare come sempre», dice De Carlo.
LA LEGA
Il voto in Veneto è stato commentato anche dal segretario federale della Lega, Matteo Salvini. «Confermati i sindaci uscenti tra cui Mario Conte a Treviso con un plebiscito e strappate sei amministrazioni al centrosinistra tra cui Lazise e Villafranca di Verona».
Il dettaglio l'ha fornito il deputato e commissario veneto della Lega, Alberto Stefani: «Nove su nove i sindaci della Lega riconfermati, con percentuali tra il 60 e l'80%: segno della capacità amministrativa dei nostri sindaci e amministratori». Stefani si è complimentato con Mario Conte «che ha stravinto a Treviso, sono felice che l'obiettivo, che sembrava difficile due mesi fa, sia stato ampiamente centrato: la Lega è il primo partito della città. E insieme alla lista Conte Sindaco si supera il 45%». Oltre a Conte, gli altri sindaci leghisti riconfermati sono quelli di Marostica col 63%, Porto Tolle 70%, Castelgomberto 73,72%, Mestrino 60%, Motta 48,6%, Martellago 54%, Moriago della Battaglia 74, Bolzano Vicentino 64,31%».
Vicenza è un altro discorso: «Tutti i partiti di centrodestra qui hanno avuto in proporzione meno voti. Ora al lavoro per vincere al ballottaggio, sia a Vicenza che a Vedelago, Sona e Adria», si limita a dire Stefani. Il crollo della Lega al 6% - era al 10% alle Regionali 2020 e la Lista Zaia aveva il 40%, alle Politiche 2022 era salita all'11,48% - sarà motivo di analisi. Ma per il commissario del Carroccio il saldo di questo primo turno elettorale è comunque positivo: «Abbiamo strappato alle civiche di centrosinistra sei sindaci, sono della Lega i primi cittadini di Castel D'Azzano, San Stino di Livenza, Villafranca, Lazise, Enego, Farra di Montebaldo. E se consideriamo la coalizione, il centrodestra ha vinto anche a Nove, San Biagio di Callalta, San Donà di Piave, Pianiga, Villanova di Camposampiero, Codevigo, Maserà».