Il "governo Veneto" scrive a Renzi:
«Luigi Faccia lo giudichiamo noi»

Lunedì 7 Aprile 2014
Albert Gardin
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Il «Governo Veneto» presieduto dal venetista veneziano Albert Gardin ha inviato una lettera una lettera al Presidente del consiglio Matteo Renzi in merito alla dichiarazione fatta da uno degli arrestati nell'inchiesta sui 'secessionisti', Luigi Faccia, che si è detto «prigioniero di guerra» e chiede il rispetto di questo status per l'indagato e «la sua immediata consegna nelle mani delle autorità venete».

Nella missiva si ricorda che alla luce di questa dichiarazione «il Governo Veneto si sente chiamato in causa direttamente». «Infatti, l'attività resistenziale espressa nello specifico dalla costruzione di un congegno di tipo militare, seppur verosimilmente simbolico - scrive Gardin -, esprime chiaramente un impegno patriottico veneto a contrastare l'occupazione 'italiana' della Repubblica Veneta. È dovere del Governo Veneto di assumere la difesa dei patrioti che agiscono onorevolmente in difesa della Repubblica Veneta».

«Luigi Faccia, affermandosi 'prigioniero di guerra' - prosegue la lettera -, si dichiara cittadino della Repubblica Veneta e non cittadino italiano.

Una distinzione che deve essere recepita, capita e rispettata dalle Autorità italiane».

«Il Governo Veneto chiede pertanto al Governo Italiano di non procedere giudizialmente contro i patrioti veneti - conclude Gardin - perché questi non agiscono da cittadini italiani contro lo Stato italiano, ma da cittadini veneti contro l'occupazione indebita e illegittima che perdura da oltre duecento anni della Repubblica Veneta. Il Governo Veneto chiede dunque al Governo della Repubblica d'Italia il riconoscimento e il rispetto dello status di prigioniero di guerra per Luigi Faccia».

Ultimo aggiornamento: 16:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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