Adozioni e coppie gay: Nordest diviso a metà, ma crescono i sì

Il 50 per cento è favorevole, l’altro 50 no. Ma 12 anni fa i contrari erano quasi il 70 per cento. Si amplia il consenso verso i diritti delle famiglie non tradizionali

Mercoledì 22 Marzo 2023 di Natascia Porcellato
Adozioni e coppie gay: Nordest diviso a metà, ma crescono i sì

IL SONDAGGIO - La legge 184 del 1983 che regola le adozioni in Italia compirà quarant’anni a maggio. La revisione che ha avuto nel 2001 non ne ha toccato l’impianto che sostanzialmente limita questa possibilità a “coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni”. Ma questo riferimento stringente al vincolo matrimoniale è ancora attuale oggi?
Non molto, secondo i dati analizzati da Demos per l’Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. L’opinione pubblica dell’area, infatti, mostra una (crescente) apertura alle adozioni da parte di “forme di famiglia” attualmente escluse dalla legge. L’83% dei nordestini è favorevole che questa possibilità sia concessa ai conviventi: rispetto al 2011, quando la medesima opinione raggiungeva il 67%, osserviamo una crescita di 16 punti percentuali. Molto larga (71%), inoltre, è l’apertura verso le adozioni da parte dei single, e anche in questo caso registriamo una crescita rispetto a dodici anni fa: + 13 punti percentuali.
Se per single e coppie eterosessuali conviventi sembra esistere un ampio e marcato sostegno alla possibilità di adottare dei bambini, più divisiva sembra essere l’ipotesi di consentirlo a coppie omosessuali: in questo caso, la quota di favorevoli si attesta esattamente al 50%. D’altra parte, però, se guardiamo alla serie storica, dobbiamo considerare come sia rapidamente aumentata questa componente: rispetto al 31% di dodici anni fa, il balzo in avanti è di 19 punti percentuali.
Quali settori sociali si mostrano più propensi a concedere alle coppie omosessuali di adottare dei bambini? Le donne (56%) sembrano essere più aperte a questa possibilità rispetto agli uomini (43%), mentre dal punto di vista anagrafico possiamo vedere come il favore tende a crescere tra i giovani con meno di 35 anni (78-79%) e tra le persone di età centrale (45-54 anni, 57%). Intorno alla media dell’area, invece, si fermano quanti hanno tra i 35 e i 44 anni (50%), mentre al di sotto di questa soglia troviamo adulti (37%) e anziani (31%). Guardando alla religiosità, poi, emerge che l’idea che le coppie omosessuali possano adottare dei bambini appare più difficile per quanti vanno in Chiesa assiduamente (33%), si attesta intorno alla media dell’area (49%) tra coloro che vi si recano saltuariamente, mentre raggiunge il 62% tra i non praticanti. Consideriamo, inoltre, la dimensione urbana: l’idea che le coppie omosessuali possano adottare dei bambini appare più popolare tra quanti vivono nei centro più grandi (59%) piuttosto che in quelli medi o piccoli (47-48%), mentre dal punto di vista dell’istruzione emerge una maggiore propensione tra quanti sono in possesso di un diploma o una laurea (65%) piuttosto che tra coloro che hanno conseguito una licenza media (45%) o elementare (23%).
Consideriamo, infine, l’influenza della politica: qui, le divisioni ricalcano la classica contrapposizione tra destra e sinistra. Così, vediamo che l’idea che le coppie omosessuali possano adottare dei bambini appare più popolare tra gli elettori di Pd (74%), M5s (76%) e Azione-IV (70%), insieme a chi guarda ai partiti minori (71%), mentre più scettici appaiono i sostenitori di Forza Italia (23%), FdI (27%) e Lega (35%).
 

Ultimo aggiornamento: 07:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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