Stop ai ribassi "facili" per gli appalti:
accordo costruttori-Veneto Strade

Lunedì 3 Marzo 2014 di Melody Fusaro
Stop ai ribassi "facili" per gli appalti: accordo costruttori-Veneto Strade
VENEZIA - Stop ai ribassi facili nelle gare d'appalto. Lo hanno deciso ieri l'Associazione nazionale costruttori edili e Veneto Strade, che hanno siglato un protocollo d'intesa per evitare gli eccessivi ribassi che drogano il mercato e, spesso, rappresentano l'anticamera ad una mancata o cattiva realizzazione dell'opera pubblica.



L'accordo prevede una commissione paritetica composta da tre tecnici di Veneto Strade e tre dell'Ance regionale che valuterà le gare di appalto espletate dalla società per riuscire a contrastare questo fenomeno denunciato da tempo.

«Ormai i ribassi del 30 e 40% sono diventati la normalità - spiega l'amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi - il mese scorso ad esempio, in una gara per un'opera che prevedeva un importo limitato di 400 mila euro, abbiamo avuto una proposta con il 53% di ribasso che ora è oggetto di valutazione. La ditta si è aggiudicata l'appalto con meno di 200 mila euro quando noi siamo già tarati con il 10% di ribasso rispetto al prezzario regionale».

Le ditte che si aggiudicano gli appalti con tali ribassi rischiano di avere poi grosse difficoltà a completare l'opera.



Il protocollo siglato prevede anche la possibilità di inserire a parziale riconoscimento del corrispettivo la permuta di un immobile di proprietà della stazione appaltante e la tutela economica delle imprese subappaltatrici. «Una permuta che riguarda solo gli appalti il cui ammontare sia superiore alla soglia comunitaria o al 20% dell'importo complessivo dell'appalto - aggiunge Vernizzi - Per una gara da 5 milioni di euro noi potremo mettere in permuta un immobile del valore massimo di un milione».

Veneto Strade, per evitare i contenziosi, si impegna inoltre ad inserire nei bandi di gara la previsione che il pagamento dei crediti maturati in corso d'opera dai subappaltatori sarà corrisposto direttamente dalla stazione appaltante, quindi da Veneto Strade, in accordo con la ditta che ha vinto l'appalto.

Un accordo innovativo che Ance conta di replicare anche in altre regioni.



«Attraverso questo accordo tra Veneto Strade e Ance vogliamo mettere un freno a questo meccanismo delle offerte anomale che rappresenta un grosso danno tanto alle aziende private quanto alla pubblica amministrazione - spiega il presidente dell'Ance regionale, Luigi Schiavo - Con la crisi sono accresciute le situazioni in cui si verificano offerte anomale che, lungi dal far risparmiare le stazioni appaltanti, sono in realtà un ostacolo alla sicurezza, alla qualità e all'effettiva realizzazione delle opere pubbliche».



Alla firma era presente anche l'assessore regionale, alla Mobilità e alle Infrastrutture, Renato Chisso. «La collaborazione tra l'associazione dei costruttori e Veneto Strade era necessaria , dopo il grido di allarme lanciato dalle piccole e medie imprese del settore - dice Chisso - l'attuale persistente congiuntura economica che sta colpendo il comparto ci obbliga a trovare soluzioni per arginare il fenomeno del massimo ribasso. Con questo protocollo diamo un contributo importante».
Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 08:57

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