Insulti alla cognata romena: «Sei una zingara, Hitler doveva uccidervi tutti», condannato a un anno e mezzo

Mercoledì 30 Settembre 2020
I tribunale di Podenone
PORDENONE - Le dava della "zingara" in senso dispregiativo. Le gridava che «Hitler e Ceausescu avevano fatto bene ad amazzarvi tutti». Per quattro anni la donna, di origine romena, ha subito gli insulti del cognato, P. M., 49 anni, residente nel pordenonese. L’uomo aveva lo stesso comportamento con il fratello: succedeva quando si ubriacava e perdeva la ragione.

La vicenda è stata ricostruita anche in Tribunale, davanti al giudice monocratico Milena Granata (vpo Marco Tinazzi), che ieri ha condannato l’imputato a 1 anno e 6 mesi di reclusione confermando le accuse di stalking nei confronti dei coniugi e le lesioni ai danni del fratello. Il giudice gli ha anche revocato una precedente condizionale che aveva ottenuto per un’altra vicenda. Alle due parti civili, che si erano costituite con l’avvocato Roberto Veroi, è stato riconosciuto un risarcimento di 15mila euro ciascuna.
L’avvocato Francesco Ribetti aveva ridimensionato le accuse, riconducendo gli atti persecutori a semplici ingiurie e tensioni familiari. Ma nel corso delle dibattimento è emerso che le minacce, le molestie e gli insulti avevano stravolto la vita del fratello e della cognata. Temevano per la propria incolumità, perchè oltre alle parole offensive sbatteva le porte contro i muri, spintonava e percuoteva entrambi con pugni e ceffoni. In un’occasione danneggiò i vetri dell’abitazione dei coniugi minacciando il fratello: «Sei un bastardo e ti ammazzo». E in un’altra brandì un bastone contro la cognata: «Esci fuori di qua zingara». Continuava a dire che gli avrebbe ammazzati e a insultare. Il 4 giugno 2017 l’episodio più grave. Dopo le molestie e gli insulti prelevò un coltello dalla cucina e lo brandì in direzione del fratello mimando il gesto del taglio della gola, poi gli lanciò in faccia una bacinella di plastica, lo afferrò al collo con una mano e lo colpì al naso con l’altra procurandogli contusione (prognosi di 5 giorni). All’imputato si contestavano la recidiva specifica infraquinquennale e due aggravanti: lo stalking nei confronti del fratello e in condizioni di ubriachezza abituale. 
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Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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