West Nile, ecco i primi casi gravi in Friuli Venezia Giulia: cosa rischiano e chi sono

Giovedì 25 Agosto 2022 di Loris Del Frate
Pazienti ricoverati
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Dieci contagiati, cinque sono ricoverati di cui due con problemi neurologici.

Il virus del Nilo in provincia di Pordenone inizia a picchiare sempre più duro. C’è da aggiungere, infatti, che oltre a queste persone, almeno altre quattro o cinque erano già state colpite, ma avevano superato la fase acuta senza grossi problemi. I due casi più gravi, allo stato, sono sotto controllo anche se l’evoluzione della malattia è difficile da prevedere. In più si tratta di pazienti anziani che hanno evidenziato anche altre patologie. Non sono comunque in terapia intensiva. Gli altri tre ricoverati, invece, hanno manifestato febbre alta e i sintomi classici dell’infezione. Sono costantemente monitorati.


IL SINDACO


Nel pomeriggio di ieri, il sindaco di Pravisdomini, Davide Andretta, ha comunicato su Facebook che nel Comune c’è la prima persona colpita dal virus del Nilo. Ma non è ancora tutto. Da quanto si apprende, infatti, zanzare infette sarebbero state individuate anche in altri comuni della provincia di Pordenone, almeno quattro cinque. Non è da escludere che nei prossimi giorni possano aumentare.


LO SPECIALISTA


«Ce lo aspettavamo - spiega l’infettivologo del Santa Maria degli Angeli, Massimo Crapis - perchè una volta individuato l’animale infetto è solo questione di tempo per arrivare alla trasmissione sull’uomo. Pensiamo inoltre che di casi ce ne saranno anche altri perchè il clima non facilita certo la possibilità che cambi la tendenza. I due casi che preoccupano di più - spiega - possiamo definirli moderatamente gravi, mentre gli altri sono stati individuati in gran parte in pazienti che non hanno avuto bisogno di essere ricoverati. Ci sono poi altri due o tre pazienti in ospedale sotto osservazione».


VAIOLO DELLE SCIMMIE


In questa estate che sembra non finire mai e nella quale si accavallano sempre più problemi sanitari, virus, Covid e malattie delle zecche, c’è da registrare anche un altro caso sospetto, in provincia di Pordenone, del vaiolo delle scimmie. Si tratta di una persona che è a casa e presenta i sintomi. Per avere la certezza che si tratti di quella malattia, però, è necessario attendere l’esito degli esami che arriveranno da Trieste.


I CONTROLLI


Un piano di disinfestazione contro le zanzare portatrici del virus West Nile è stata organizzato dalla Regione in seguito al recente rinvenimento, emerso grazie all’attivo sistema di sorveglianza, di alcuni animali positivi al virus. Al fine di illustrare le modalità delle operazioni di “bonifica” delle aree interessate che coinvolgono più Comuni, il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha convocato tutti i sindaci dei Comuni interessati: Pagnacco, Tavagnacco, Povoletto, Tricesimo, Reana del Rojale e la zona nord del Comune di Udine. Le attività di disinfestazione partiranno dalla serata di oggi. Ci sarà così, ha spiegato l’assessore alla Salute, il tempo necessario affinché i Comuni interessati possano organizzarsi per informare dettagliatamente i cittadini. Nella riunione sono state inoltre fornite ai sindaci alcune spiegazioni e rassicurazioni sul tipo di prodotto che sarà utilizzato. Analoghi trattamenti sono previsti nei prossimi giorni, appena la Regione incaricherà le ditte specializzate nelle bonifiche attraverso le procedure di gara, anche in alcuni Comuni del pordenonese (Sacile, Prata, Brugnera, Pravisdomini e Pasiano) dove si sono verificati casi di positività al West Nile in alcune persone. A oggi i casi riscontrati in Friuli Venezia Giulia sono quattordici. 

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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