Da Vlahovic a Kovacic, ieri erano al Gallini di Pordenone e oggi giocano il Mondiale in Qatar

Domenica 20 Novembre 2022 di Pier Paolo Simonato
Dusan Vlahovic

Quando hanno giocato sui campi di Pordenone, Prata, Tamai, San Vito, Fiume Veneto, Cordovado, Porcia, Sacile e Bagnarola erano soltanto dei ragazzi con un grande sogno nella valigia.

Adesso alcuni di loro sono famosi. Altri lo diventeranno, magari sfruttando lo straordinario palcoscenico rappresentato dalla Coppa del Mondo Fifa 2022. Al Mondiale che comincia oggi nel deserto partecipano 15 calciatori che, da ragazzi, hanno calcato i rettangoli verdi della Gallini Cup nel Friuli Occidentale. Una bella soddisfazione per la famiglia Cornacchia e per i volontari che, da oltre 20 anni, garantiscono l’organizzazione del memorial giovanile internazionale con i campioni di domani. Che, carta canta, in questo caso sono proprio tali.


NAZIONI


Sei Nazionali, di tre continenti, schierano dunque giocatori passati dalla “Coppa” del Noncello. La Serbia, in particolare, può contare su molti talenti applauditi in edizioni diverse del torneo della Destra Tagliamento con la casacca del Partizan di Belgrado, mentre sia la Tunisia che il Giappone schierano in Qatar atleti che hanno partecipato al memorial proprio con la divisa delle loro Selezioni. Curiosità: nel 2010, quando il Paese arabo era stato scelto (per altro in maniera non certo limpida, ignorando il rapporto degli ispettori federali) per ospitare la sfida quadriennale, la sua Aspire Academy era stata investita di un ruolo strategico. In sintesi: cominciare “dal basso” a costruire l’ossatura di una rappresentativa che 12 anni dopo potesse difendere i colori di Doha. Così, sia nel 2012 che nel 2013, i qatarioti avevano scelto la competizione naoniana con un obiettivo preciso: offrire esperienza internazionale ai loro ragazzi. Non a caso, tre di quegli “under” fanno ora parte della Nazionale di casa allenata dal ct catalano Sanchez Bas, che oggi alle 17 aprirà il Mondiale affrontando l’Equador.


PROTAGONISTI


La lista completa dei giocatori “promossi” dalla Gallini Cup alla Coppa del Mondo comprende gente da copertina come il serbo Vlahovic, bomber juventino. Poi c’è il duo granata formato da capitan Lukic, focoso centrocampista, e Radonjic, esterno d’attacco con il dribbling nel sangue. Per non parlare del croato Kovacic, geometra di centrocampo lanciato dall’Inter, passato dal Real e infine destinato ad alzare al cielo la Champions con il Chelsea. O il roccioso Milenkovic, baluardo difensivo della Fiorentina, che già a 12 anni con il suo ghigno al Bottecchia incuteva paura a chi si avvicinava troppo all’area di rigore dei balcanici. Gli altri sono meno noti, o addirittura sconosciuti al grande pubblico, ma forse qualcuno di loro a fine Mondiale si sarà ritagliato un quarto d’ora (o più) di celebrità. Ecco la lista nel dettaglio. Croazia: Mateo Kovacic (in campo con la Dinamo Zagabria nel 2009) e Bruno Petkovic (idem). Danimarca: Mathias Jensen (Nordsjaelland, 2011). Giappone: Gaku Shibasaki (Nazionale nipponica, 2007). Qatar: Tarek Salman (Aspire Academy, 2012), Khalid Muneer (idem, 2013) e Meshaal Barsham (idem). Serbia: Nikola Milenkovic (Partizan, 2009, club poi vincitore dell’edizione), Nemanja Radonjic (idem, 2011), Sasa Lukic (idem 2011), Andrija Zivkovic (idem), Aleksandar Mitrovic (idem, 2009, poi vincitore) e Dusan Vlahovic (idem, 2015, capocannoniere). Tunisia: Bilel Ifa (Nazionale, 2004), Youssef Msakni (idem). Andando “oltre” il Mondiale, altri giocatori passati dal torneo di Pordenone stanno partecipando con le loro Nazionali agli incontri amichevoli allestiti in questa pausa dei campionati. Per esempio, in azzurro ci sono 5 “stelle” viste al Gallini: Alex Meret, Ivan Provedel, Giorgio Scalvini, Samuele Ricci e Simone Pafundi, capocannoniere e campione nel 2018 con l’Udinese. Hanno appena giocato contro il talento dell’Inter e dell’Albania, Kristjan Asllani, a sua volta vincitore dell’edizione 2017 della Cup.


SODDISFAZIONE


Morale: può ben essere soddisfatto Matteo Cornacchia, appassionato sia di calcio che di pallavolo. Lui, insieme al padre Tiziano e a tanti volontari, cura l’allestimento del torneo pasquale intitolato al fondatore de La Via di Natale. «Con Qatar 2022 superiamo il record dei 12 partecipanti al Mondiale di Russia “passati” prima da noi - sorride -, a conferma del trend positivo della nostra manifestazione. È uno straordinario motivo d’orgoglio anche per gli alfieri delle società locali che a questi ragazzi hanno saputo garantire l’ospitalità negli anni, mangiando e giocando insieme a loro. Qui nasce un’amicizia “senza confini”, con giovani di tutto il mondo che si ritrovano per una settimana a condividere un sogno attraverso lo sport». Non solo. «Mi piace segnalare anche la Donna Cup, ovvero il torneo di calcio giovanile femminile che si svolge in parallelo - conclude -, per l’esordio di Giorgia Termentini nella Nazionale Under 17. Giorgia proprio a Pordenone, nella finalissima, aveva incontrato la Juventus, sua attuale squadra. Tra le azzurre e la Nazionale svizzera sono 6 le giocatrici che in un anno sono passate dalla nostra manifestazione, compresa la “mvp” 2022 Alyssa Keller del Team Ticino.

Ultimo aggiornamento: 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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