L’incremento delle nuove infezioni in regione, confermato anche dal bollettino di ieri, fa scattare l’allerta posti letto negli ospedali.
PRIMO AMPLIAMENTO
Anche a Pordenone nel fine settimana si è arrivati ai limiti della capienza: venerdì erano infatti occupati tutti i quindici posti letto del reparto della Pneumologia dedicati ai malati con conronavirus. Per fare fronte a possibili nuovi ricoveri si è ampliato il numero a diciannove posti: tra questi quattro, cinque sono attrezzati per essere letti di sub-intensiva, mentre gli altri sono posti ordinari. Una prima risposta all’aumento delle positività che si sta registrando. Anche se finora in regione l’area del pordenonese è quella che registra i numeri meno preoccupanti rispetto alle altre, in particolare a Trieste (dove è stato necessario un maggiore ampliamento dei posti-Covid) e all’isontino. I quindici posti nel reparto della Pneumologia del Santa Maria degli Angeli erano stati sufficienti a rispondere alle richieste negli ultimi due mesi e mezzo. L’area Covid era stata infatti riattivata (dopo che l’ospedale era diventato Covid-free all’inizio dell’estate dopo la drammatica ondata della primavera di quest’anno) lo scorso 13 agosto. Fino a oggi il limite dei posti non era mai stato raggiunto. Nelle circa sei settimane i ricoverati sono stati nella maggioranza dei casi pazienti non vaccinati, solo una minoranza erano pazienti vaccinati ma con diverse patologie. Non è escluso che nei prossimi giorni la direzione debba rimodulare ulteriormente la capienza di posti letto. Il problema è però legato alla carenza di personale nei reparti, in queste settimane ancora più pesante a causa delle sospensioni seguite all’obbligo del Green pass. Rispetto alla Terapia intensiva i casi di Pordenone vengono ancora trasferiti a Udine o Trieste consentendo alla Rianimazione di rimanere Covid-free.
IL BOLLETTINO
Intanto ieri in Friuli Venezia Giulia su 5.476 tamponi molecolari sono stati rilevati 224 nuovi contagi con una percentuale di positività del 4,09%. Sono inoltre 17.560 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 25 casi (0,14%). Nella giornata di ieri si sono anche registrati tre decessi: in ospedale a Pordenone è morta una donna di 72 anni di Porcia, gli altri due decessi a Udine e Trieste. Sono 12 le persone ricoverate in terapia intensiva mentre ammontano a 63 i pazienti ospedalizzati in altri reparti.