Rientro dalle vacanze da Grecia, Croazia e Spagna: un centinaio in isolamento

Sabato 15 Agosto 2020 di Alberto Comisso
Rientro dalle vacanze, un centinaio in isolamento
PORDENONE - Sono centinaia le telefonate che ieri sono arrivate al numero del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria di Pordenone per capire come comportarsi dopo il rientro dalla ferie in Croazia, Grecia, Spagna o Malta. Un vero e proprio caos anche perchè vista la mole di chiamate e di mail arrivate l’Azienda non riesce a stare dietro a tutti. Non solo. Nel pomeriggio di ieri erano oltre un centinaio le persone rientrate dalle facanze e finite in isolamento fiduciario. 
LA PROCEDURA
Le indicazioni del Ministero della salute lasciano pochi dubbi: chi arriva in Italia dopo essere stato in quei paesi è obbligato a sottoporsi a tampone per verificare l’eventuale contagio da Covid-19. In attesa scatta la quarantena fiduciaria. I passaggi indicati sono l’invio all’indirizzo mail dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale del modulo, scaricabile dal sito internet https://asfo.sanita.fvg.it/it. L’indirizzo è covid19.segnalazioni@asfo.sanita.fvg.it. Chi invia il modulo sarà contattato dal personale del Dipartimento di prevenzione. Per chi non può scaricarlo c’è un numero telefonico apposito: 0434369952. Ed è proprio questo che già da ieri mattina è stato preso d’assalto tanto da impedire agli operatori di rispondere alla maggior parte della richieste. Il numero risultava praticamente sempre occupato.
LE CHIAMATE
A telefonare famiglie e tanti giovani appena tornati dalle ferie. Centinaia, le persone che hanno tempestato il numero fornito dall’Asfo ma che non hanno avuto risposta. C’era anche chi, in procinto di partire per le vacanze, voleva chiedere delle informazioni. Vani i tentativi.
I SINTOMATICI
Chi ha dei sintomi, riconducibili ad un contagio da coronavirus, può comunque contattare direttamente il Numero unico per le emergenze 112. Ma la questione legata al rientro dalle ferie estive rischia di complicarsi ancora. Come già affermato dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, non c’è, oinfatti, un sufficiente numero di tamponi per soddisfare le esigente di tutti quei cittadini che sono tornati o che torneranno dalle vacanze. Il che potrebbe comportare la loro messa in isolamento per diversi giorni. 
I NUMERI
Da quanto si è appreso - ma si tratta di stime - solo ieri sarebbero oltre un centinaio le persone che sono entrate in isolamento perchè rientrate dai Paesi a rischio e si allungano anche i tempi di attesa per fare i tamponi. Quanti possono essere i pordenonesi rientrati dalla ferie in quegli stati è impossibile dirlo - spiegano dall’Azienda sanitaria - ma facendo un rapido giro tra le agenzie di viaggio si parla di centinaia di persone. Senza contare quelli che sono andati via, soprattutto in Croazia, senza appoggiarsi alle agenzie. 
L’OBBLIGO
La direzione generale e sanitaria dell’Asfo ha comunicano che chiunque rientri da Grecia, Croazia, Spagna o Malta, ha l’obbligo di sottoporsi nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale ad un test molecolare o antigenico, effettuato con un tampone. In alternativa si deve fare riferimento all’Azienda sanitaria locale. Nell’attesa le persone devono mettersi in isolamento fiduciario. Potranno effettuare gli accertamenti nei laboratori dell’Asfo, esclusivamente su appuntamento che sarà comunicato dai servizi del Dipartimento di prevenzione. A questo proposito - come detto - sia per la mole di lavoro che per la carenza di tamponi, i giorni di attesa si stanno allungando. L’alternativa è di rivolgersi, con costi a proprio carico, a strutture private autorizzate dalla Regione: Policlinico San Giorgio, Centro di medicina Pordenone e Hdomicilio Sacile. Da lunedì in prima linea anche i medici di medicina generale.
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