Denuncia le violenze subite dal fidanzato, ma qualcosa non torna: giovane assolto

Diventata maggiorenne aveva denunciato minacce e abusi sessuali subiti durante un flirt

Martedì 6 Giugno 2023
Denuncia le violenze subite dal fidanzato, ma qualcosa non torna: giovane assolto

SPILIMBERGO - Il flirt con un sedicenne l'aveva traumatizzata e, dopo anni di supporto psicologico, una volta diventata maggiorenne e preso coscienza di ciò che aveva subìto, ha denunciato una serie di violenze sessuali patite quando aveva soltanto quattordici anni. Il caso risale a nove anni fa. E per la vittima non è stato facile ricostruire in aula minacce, prevaricazioni e umiliazioni davanti a giudici e avvocati, anche se il processo per presunta violenza sessuale aggravata e sequestro di persona si è celebrato con la massima tutela per la parte offesa, nel contesto del Tribunale per i minorenni di Trieste. È stata un'istruttoria dibattimentale sofferta. Da una parte l'imputato, difeso dall'avvocato Luca Donadon, che ha continuato a negare le ipotesi di accusa. Dall'altra una ragazza provata, che non è riuscita a ricostruire ciò le che era capitato, tanto da spingere la stessa pubblica accusa a chiedere l'assoluzione. Dopo due ore di camera di consiglio, la sentenza: il giovane è stato assolto perché il fatto non sussiste.


IL CASO
Ai minori è consentito rivolgersi alla magistratura una volta diventati maggiorenni, anche se è passato parecchio tempo dall'epoca dei fatti.

In questo caso la denuncia è arrivata dopo quattro anni e un percorso seguito nell'ambito di un Consultorio che ha coinvolto pure i genitori della vittima. La ragazza ha sempre avuto un sostegno legale, ma ha potuto partecipare al processo soltanto come parte offesa, essendo preclusa la possibilità di costituirsi parte civile nei confronti di un minore o di un imputato che all'epoca dei fatti non aveva ancora 18 anni. Aveva denunciato di essere stata costretta a subire ripetuti rapporti sessuali sotto minaccia durante la breve relazione amorosa. E di aver subito ancora le prepotenze del ragazzo a distanza di tempo, quando il flirt adolescenziale era finito. Lui l'avrebbe persino chiusa a chiave in una stanza sottraendole il telefonino per impedirle di chiamare aiuto.


L'ISTRUTTORIA
Accuse terribili, ancora più odiose se toccano una ragazzina che sta per diventare donna e che non sa come gestire quello che le sta succedendo. Accuse che si sono trasformate in dubbio davanti al Tribunale, dove nulla può essere lasciato in sospeso e ogni elemento, anche nella sua crudezza, deve portare in una precisa direzione. Dove la vittima deve specificare situazioni, modalità, collocare gli episodi nel tempo e fornire riscontri a ciò che ha denunciato. Contraddizioni e inesattezze hanno scagionato il fidanzatino.

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