Pordenone. Abusa della fidanzata di 15 anni e poi la insulta via messaggio: 34enne finisce in carcere

La vittima non aveva ancora compiuto 15 anni quando si è invaghita di un giovane della provincia di Pordenone che ne aveva dieci più di lei

Giovedì 22 Dicembre 2022 di C.A.
Violenze alla fidanzata 15enne
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PORDENONE - Una fidanzata appena quindicenne, una storia durata lo spazio di un paio d'anni lasciandosi dietro un cumulo di macerie che hanno portato la vicenda in Tribunale. A ottobre 2020 l'uomo, che ha una decina d'anni in più rispetto alla vittima, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi dal Tribunale di Pordenone violenza sessuale avvenuta quando la vittima aveva 17 anni, molestie telefoniche, abusi sessuali a una minore non ancora quindicenne e il mancato pagamento degli alimenti alla figlia nata dalla relazione. Nel giro di due anni la sentenza è stata prima confermata in Corte d'appello a Trieste e, a inizio dicembre, ha avuto il sigillo della Cassazione. Una volta diventata definitiva è stato firmato l'ordine di carcerazione, eseguito nei giorni scorsi. L'uomo adesso si trova in carcere per scontare la pena.

La vittima non aveva ancora compiuto 15 anni quando si è invaghita di un giovane della provincia di Pordenone che ne aveva dieci più di lei. I genitori, nel timore che fuggisse di casa, hanno accettato la relazione e acconsentito che il fidanzato andasse a vivere nella loro abitazione. Era l'unico modo che avevano per tenere la situazione sotto controllo. Nel giro di un paio d'anni hanno sofferto e affrontato ciò che un genitore mai vorrebbe succedesse alla propria figlia. Al processo la vicenda è stata sviscerata a fondo, tanto che a istruttoria in corso il pm Federico Facchin ha modificato il capo di imputazione contestando anche gli abusi sessuali nei confronti di una minorenne non ancora sedicenne. È stato un passaggio che ha consentito all'imputato di rimettersi in corsa per accedere a un rito alternativo e la difesa, rappresentata dall'avvocato Laura Ferretti, ha fatto istanza di rito abbreviato. L'imputato lo sconto di pena l'ha ottenuto, ma il collegio presieduto dal giudice Alberto Rossi ha comunque inflitto 4 anni e 8 mesi di reclusione, a cui si sono aggiunte tutte le interdizioni previste in questi casi.

Alla parte civile, che si era costituita con l'avvocato Rosanna Rovere, era stata riconosciuta una provvisionale di 10mila euro, oltre alla liquidazione del danno in separata sede.

Tra i due la relazione cominciò nel settembre 2014. La ragazza aveva appena 14 anni, per questo la Procura ha aggravato il capo di imputazione. Quando tutto è finito, la ragazza denunciò un brutto episodio di violenza, aggravato dal fatto che l'allora 29enne lo aveva commesso nei confronti della persona alla quale era legato da una relazione affettiva. Su WhatsApp, a partire dal maggio 2017, l'imputato ha poi cominciato a inviare all'ex convivente messaggi offensivi e a molestarla con pedinamenti e inseguimenti. Adesso il percorso giudiziario è finito. Il terzo grado di giudizio si è chiuso con la conferma della condanna inflitta a Pordenone e che l'uomo ha cominciato a scontare in carcere. 

Ultimo aggiornamento: 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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