Cercasi disperatamente gestore per il caffè letterario di Villa Varda /Come candidarsi

Martedì 2 Aprile 2019 di Francesco Scarabellotto
Il caffè letterario di Villa Varda
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BRUGNERA - È andata deserta la gara per affidare la gestione del Caffè Letterario ospitato nel complesso di Villa Varda. Tante le richieste di informazioni da parte di operatori del settore e alcune associazioni, molte anche per approfondire alcune notizie contenute nel bando di gara: ma alla fine non si sono tradotte in nessuna formale richiesta di gestione per un'attività fin dall'inizio accolta positivamente della comunità brugnerese e dei molti visitatori che frequentano il parco da primavera all'autunno inoltrato. Il Caffè Letterario è stato aperto nel 2013 dopo la conclusione dei lavori costati 650 mila euro di fondi regionali, che l'Amministrazione guidata dall'allora sindaco Ivo Moras, ha ricevuto per interventi rivolti alla rivalutazione del compendio di Villa Varda. L'Amministrazione ha concesso anche una proroga per la presentazione delle offerte e delle facilitazioni in scala decrescente per il pagamento scontato del canone d'affitto per i primi tre anni, ma questo non è bastato a trovare persone interessate alla gestione. L'offerta minima per il canone annuo di locazione, della durata di sei anni eventualmente rinnovabili, è stata fissata in 9.500 euro, oltre all'Iva, con degli sconti sul canone per i primi tre anni, decrescenti dal 50 per cento al primo anno, del 30 al secondo e del 20 al terzo anno. «Purtroppo nessuno si è dimostrato  interessato ad un investimento del genere - spiega il sindaco Renzo Dolfi -, credo che sia anche per il momento delicato per l'economia che stiamo vivendo in questi anni. Una dimostrazione l'abbiamo anche in un comune vicino a noi che è alle prese con una situazione molto simile alla nostra. Il canone d'affitto è molto competitivo o almeno lo crediamo - aggiunge Dolfi -, capisco anche che senza certezze nessuno desideri mettersi in gioco per cercare di far crescere questa attività e perciò credo che si giunto il momento in cui dobbiamo ripensare la formula. In settimana mi confronterò con il segretario comunale per valutare se ci sono le possibilità di affidare la gestione almeno per la stagione in corso, in modo che il Caffè possa riaprire e offrire ristoro ai visitatori del parco e consentire l'avvio di alcune iniziative culturali e promozionali per la bella stagione che ormai è alle porte. Affidare la gestione ad una associazione o cooperativa, sull'esempio del parco di San Floriano, potrebbe essere una possibilità per garantire l'apertura almeno durante i mesi estivi».
Francesco Scarabellotto
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Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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