A Villa Cattaneo un centro di ricerca internazionale per l'ambiente. Regione in campo

Domenica 30 Ottobre 2022 di M.A.
Villa Cattaneo

PORDENONE -  La notizia dev'essere anticipata da una premessa: in mano, le due parti non hanno ancora le carte.

Non c'è una firma. Ma c'è un progetto, una strada da seguire. E una prima stretta di mano quella sì. Quella c'è già stata. A Villa Cattaneo si lavora per portare il primo centro internazionale in regione per studiare l'ambiente, i suoi cambiamenti e il suo sfruttamento (volutamente tra virgolette) sostenibile. Il tutto sotto l'egida della Regione, nella persona dell'assessore Fabio Scoccimarro. La grande villa oggi semi-abbandonata, quindi, diventerebbe un centro convegni di valore europeo e non solo per affrontare le sfide del futuro. E al Comune l'operazione eviterebbe spese e lungaggini burocratiche.


L'ACCORDO
Come detto, una stretta di mano c'è già stata. Il sindaco Alessandro Ciriani aveva parlato di una «grande opportunità» per il futuro di Villa Cattaneo ma non si era spinto oltre per non scoprire le carte. Una prudenza dettata proprio dal fatto che di intese scritte per ora non ce ne sono. Ma da Trieste i dettagli arrivano e disegnano per il sito di Villanova (alle spalle del centro sportivo Bruno De Marchi) un futuro di primo livello. «L'idea - spiega l'assessore all'Ambiente Fabio Scoccimarro - è quella di riproporre proprio a Villa Cattaneo un progetto legato all'Unesco che si pensava di poter portare in Friuli Venezia Giulia ancora anni fa. Un centro internazionale per la tutela dell'ambiente e il suo futuro sostenibile, che comprenda anche lo studio approfondito delle energie rinnovabili. Un esempio? Il sito potrebbe ospitare conferenze di altissimo livello con ospiti premi Nobel che riferirebbero sul futuro dell'ambiente».


LO STATO ATTUALE
Oggi Villa Cattaneo è inutilizzata. Sarebbe in gestione alla società Overit tramite un bando del Comune. Ma l'azienda non è mai fisicamente subentrata nell'operazione. Villa Cattaneo è grande. E il momento non è facile. Già pensare di riscaldare tutti gli ambienti al costo attuale fa venire i capelli dritti a chiunque. Serve quindi un soggetto (o una cordata di soggetti) estremamente serio. Per questo non è pensabile (ma non lo vogliono neanche i protagonisti) di portare in quel sito la scuola di musica. Costi estremamente alti, insostenibili.


LA STORIA
L'aspetto di Villa Cattaneo oggi è deprimente. Il cancello che dà sull'ingresso del centro sportivo De Marchi (luogo invece fortunatamente pieno di vita) è tristemente chiuso. I locali all'interno della barchessa antica sono desolatamente vuoti. Non c'è nessuno. E l'erba del bellissimo giardino che fa da ornamento al corpo principale della villa è inesorabilmente cresciuta. Oggi è alta, senza una vera manutenzione. Quella straordinaria, infatti, è ancora in capo all'amministrazione comunale, ma lo sfalcio non fa parte di queste competenze. In poche parole, il gioiello di Villanova si è perso nell'epoca della pandemia. Perché Villa Cattaneo è stata dimenticata? Per capire le ragioni dell'abbandono bisogna necessariamente fare un primo passo indietro. Precisamente al 2020, cioè al primo anno della pandemia. Allora il Comune doveva decidere il futuro a medio termine di Villa Cattaneo. E a spuntarla era stata la proposta del Polo Tecnologico di Pordenone, una delle eccellenze del territorio. Era stata fatta una gara regolare e la gestione (compresa anche la manutenzione ordinaria) era stata affidata. A spiegare cosa sia successo è il vertice del Polo Tecnologico di Pordenone, Franco Scolari. «All'interno del sito - illustra - doveva insidiarsi l'azienda Over-It (società che opera nel campo dell'informatica di alto livello e che ha il suo quartier generale in provincia a Fiume Veneto, ndr), ma la pandemia, con il ricorso allo smart working, ha cambiato tutto».

 

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