SACILE - Fino al 31 dicembre del prossimo anno sarà vietato su tutto il territorio comunale somministrare cibo a piccioni, colombi, tortore e loro ibridi, attraverso la distribuzione di granaglie, scarti, avanzi alimentari o comunque sostanze che li possano alimentare. Lo stabilisce l'ordinanza del sindaco sindaco Carlo Spagnol e, scaduto il termine previsto dalla stessa, dopo una valutazione degli esiti raggiunti, potrà essere eventualmente oggetto di proroga.
L'AUMENTO
Un incremento del numero dei colombi incentivato, secondo il sindaco, anche dalla somministrazione di cibo da parte delle persone. Da qui la necessità di tutelare la salute pubblica dal possibile emergere di patologie riconducibili alla eccessiva diffusione di piccioni. E, allo stesso tempo, per migliorare la situazione di degrado a causa della presenza di escrementi o aree, marciapiedi, piazzali, cornicioni del centro città. Anche la comunicazione dell'Azienda sanitaria Friuli occidentale nella quale è stata evidenziata l'opportunità di adottare il divieto di somministrazione di granaglie o altro alimento ai colombi o similari, ha indirizzato il sindaco verso la decisione di vietare fino al 31 dicembre 2023 la somministrazione su tutto il territorio comunale di cibo ai piccioni.
LE SANZIONI
Spagnol si riserva inoltre, valutati gli esiti dovuti all'adozione del provvedimento, l'emissione di ulteriori provvedimenti della medesima natura. Vale a dire che potrebbe ordinare azioni che impediscano l'abitudine dei piccioni e colombi ad occupare soffitte, solai e sottotetti che offrono riparo e luogo per la nidificazione, oltre a quella che impedisce di dare qualsiasi tipo di alimento ai volatili. Il comando di polizia locale è stato incaricato di far rispettare l'ordinanza. Ai trasgressori verrà applicata una sanzione amministrativa che va dai 25 euro ai 150 euro.