Partita la vendemmia. «Sta andando bene, ma un mese fa si tremava»

Giovedì 25 Agosto 2022 di Loris Del Frate
Vendemmia in Friuli, ottime aspettative nonostante le previsioni negative

PORDENONE - Alla fine è andata molto meglio di quanto si pensasse e non sarà certamente un disastro. Anzi. Da lunedì scorso è iniziata la vendemmia anche sull'intero territorio regionale e gli esiti della raccolta, seppur ancora all'inizio, sono più che positivi. «Sul fronte della qualità - spiega il presidente di Cantine Rauscedo, Antonio Zuliani - possiamo dire che è andata molto bene, perchè è decisamente alta. La siccità - va avanti - ha creato un po' di problemi, caso mai sulla quantità. Possiamo dire che ci sarà sicuramente una raccolta minore, ma non di parecchio. È andata molto bene perché c'è da ricordare che un mese fa nessuno poteva sapere come sarebbero finite le cose. Noi abbiamo sempre fatto tutte le analisi per verificare passo dopo passo la situazione, ma posso dirlo senza ombra di essere smentito che nessuno era tranquillo. Oggi tiriamo un sospiro di sollievo.

LA VENDEMMIA
Lunedì scorso è stato raccolto lo chardonay e in particolare i bianchi precoci e quelli che saranno usati per gli spumanti. Inoltre è partita anche la vendemmia del pinot grigio e nero, anche questo utilizzato per i vini spumantizzati. La settimana prossima toccherà, invece, agli altri bianchi fruttati, come il Sauvignon, il Friulano. e per ultimo la Ribolla gialla.

Poi sarà la volta delle uve scure anche se in regione sono decisamente meno rispetto a quelle bianche. Per quanto riguarda il vino rosso, in ogni caso, le prospettive sono decisamente buone.

L'ESPERTO
«Il primo dato che balza agli occhi - spiega l'enologo udinese, Stefano Trinco - è che dove la siccità ha picchiato in maniera più dura si nota subito la differenza. Complessivamente, però, tutti i vigneti hanno tenuto bene. La qualità è decisamente buona - va avanti l'esperto - e le ultime piogge hanno portato un secco miglioramento sul fronte della qualità. Dai primi controlli anche nelle cantine possiamo dire che l'uva è ottima e quando l'uva è buona, anche il vino sarà buono. È una proprietà transitiva che ha sempre funzionato. Ma non è ancora tutto. Come ho detto le ultime piogge hanno fatto crescere la resa dell'acino che si è ingrossato e quindi ha un peso più elevato. Sono tutte cose che poi si riflettono sul mosto che come abbiamo visto è di ottima qualità. La gradazione zuccherina, inoltre, è giusta, quindi ci sono tutti gli incastri affinchè alla fine il giudizio sull'annata si possa definire positivo».

IL RAMMARICO
Un piccolo rammarico. «Come ho detto - spiega Trinco - dove c'è stata la possibilità di irrigare di più abbiamo una quantità superiore rispetto a dove è stata utilizzata meno acqua per problemi di siccità. Resta il fatto - conclude l'esperto - che per quanto riguarda l'uva meglio affrontare una stagione con siccità piuttosto che una piovosa come è accaduto in passato. In quel caso è molto più complicato ottenere un buon prodotto. Capisco che detto così può suonare male visti i danni causati alle altre colture, ma per quanto riguarda i vigneti il sole fa meno male dell'acqua. Inoltre questa è stata una stagione decisamente particolare, ma dovremo abituarci ad avere sempre più estati calde con poca acqua e il test di quest'anno è servito anche come prova per il futuro. Ovviamente sarà necessario rivedere tutta la disciplina che riguarda la disponibilità di acqua per irrigare».
 

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