Strade come autodromi, il Comune corre ai ripari e piazza 7 "Velo-ok"

Giovedì 26 Novembre 2020 di Alberto Comisso
In città saranno piazzati sette velo ok

PORDENONE -  Meno traffico in città, per effetto delle restrizioni dovute al Covid-19, ma gli automobilisti tendono a correre di più. I controlli alla circolazione stradale sono stati intensificati negli ultimi mesi, ma evidentemente la misura non è (ancora) sufficiente. Così martedì sono stati installati altri velo-ok. Sono quelli per i quali l’amministrazione comunale aveva definito l’acquisto durante l’estate e che hanno trovato spazio in quelle strade dove si tende a spingere di più sull’acceleratore. Sono sette per l’esattezza: viale Martelli all’altezza del civico 49, viale Treviso (altezza del civico 11), via Revedole (civico 56), via Montereale (civico 151), via Nuova di Corva (civico 27), via Roveredo (civico 51/A) e via San Daniele (civico 7). Complessivamente a Pordenone i box arancioni installati sono dodici. «Le sensazioni degli automobilisti in transito? Credo – ha fatto sapere l’assessore Emanuele Loperfido – che, dopo le prime perplessità e qualche timore, capiscano la necessità di dare un giro di vite ad un fenomeno particolarmente pericoloso». Un ulteriore freno, quindi, nei confronti di quegli automobilisti che, nonostante limiti e raccomandazioni, tendono ancora a sfrecciare a velocità folli. «I punti – la riflessione dello stesso Loperfido – non sono stati scelti a caso, bensì seguendo una logica e al termine di studi e analisi del fenomeno della velocità a 
Pordenone avviato alcuni anni fa». Da parte della polizia locale il vantaggio di disporre dei velo-ok è quello di poter spostare di volta in volta, a seconda delle necessità, l’apparecchiatura interna che rileva la velocità dei mezzi in transito. A prescindere dall’installazione dei box e da una diversa metodologia d’impiego dell’apposita strumentazione, il comando è impegnato nel servizio di controllo della velocità pericolosa a tutela della sicurezza stradale e della prevenzione degli incidenti. Un’attività che viene svolta nell’ambito di una programmazione e controllo della velocità “a rotazione” su quelle strade che, su segnalazioni dei cittadini o in considerazione della pericolosità della circolazione e loro caratteristiche (prive di marciapiedi, rettilinei senza rotatorie o altre dissuasori, assi stradali di ingresso alla città) si prestano ad essere percorse a velocità eccessiva. I contenitori arancioni, in grado di ospitare al loro interno un rilevatore di velocità, sono stati installati sulla base di uno studio globale che ha tenuto conto di alcuni fattori: incidentalità, intensità di traffico, segnalazioni ed esposti dei cittadini, riscontri provenienti dai servizi effettuati dalla polizia locale oppure dai carabinieri e dalla polizia. Controllare la velocità è diventata sempre più un’esigenza. Tra le diverse cause degli incidenti, la velocità, appunto, è il fattore più rilevante per la sicurezza stradale. Non solo perché può essere causa esclusiva di incidente, ma perché spesso vi concorre e, sempre, ne aggrava le conseguenze. I velo-ok non sono però l’unico deterrente. La campagna #vapian, promossa da Comune e polizia locale, sta stando risultati positivi, Settimanalmente, su sito e social del Municipio, gli automobilisti possono consultare dove vengono piazzati in città i sistemi di controllo velocità con telelaser e autovelox. «L'obiettivo - evidenzia Loperfido - non è sanzionare ma prevenire, informare con trasparenza, sensibilizzare gli automobilisti a una guida che metta in primo piano la sicurezza delle nostre strade. Questo porta automaticamente il cittadino ad alzare il piede dall'acceleratore già la mattina, quando esce di casa. Ed in questo modo abbiamo già raggiunto parte dell'obiettivo: ridurre la velocità». Nelle settimane prossime dovrebbero essere annunciate altre iniziative con le quali l'amministrazione civica, grazie alla tecnologia, cercherà di rendere 
Pordenone ancora più sicura.

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