PORDENONE - Si pensava che le riunioni estive avessero portato quantomeno alla divulgazione di un messaggio in grado di fungere da deterrente.
LA CONTA
Dalle lettere di Pordenonelegge imbrattate agli “scherzi” pericolosi del Bronx, fino ai costi da sostenere per ripulire costantemente (e inutilmente) la scaletta del parco Querini. E ancora i danni all’ascensore. Ma la lista non è certamente completa. Lo è la stima del sindaco: «Non possiamo più permetterci - tuona Ciriani - di spendere le migliaia di euro che effettivamente abbiamo sborsato per colpa di una ventina-trentina di ragazzi che ancora non hanno capito le regole della vita». Già, perché quei soldi li ha dovuti mettere il Comune. In qualche caso sono arrivate le scuse dei familiari, oppure degli stessi ragazzi beccati a sporcare o a rovinare elementi del patrimonio pubblico. Ma di euro neanche l’ombra.
LA RABBIA
«Dopo i danneggiamenti che sono stati notati nell’area dell’ascensore di via San Vito (il Comune, ricordiamo, interverrà installando le telecamere in zona, ndr), non possiamo più sopportare una situazione del genere. Siamo a conoscenza di questo gruppo - numeroso - che continua a creare problemi alla città. Niente di estremamente grave - ha specificato sempre il primo cittadino - ma per quanto mi riguarda la misura può essere definita colma. Dobbiamo ricordarci che esiste il codice penale e che molte delle azioni che abbiamo visto nell’ultimo periodo vi ricadono interamente. Non possiamo più tollerare una situazione simile».
L’ATTESA
Il primo giorno di ottobre si insedierà a Pordenone il nuovo comandante della polizia locale, Maurizio Zorzetto. «Abbiamo già un piano d’emergenza - spiega Ciriani - da sottoporgli. Lavoreremo assieme a lui e alle altre forze dell’ordine, perché quello di un gruppo allargato di ragazzini sta diventando seriamente un problema. Dovranno iniziare a pagare le conseguenze delle loro azioni».