Vandalismi, rubati tutti i libri e distrutte le casette alle fermate dei bus

Giovedì 16 Dicembre 2021 di Alberto Comisso
Rubati tutti i libri e distrutte le casette
3

C’era una volta il buon senso e la civiltà. Potrebbe essere questo l’inizio di un libro, uno dei tanti che, in due anni, sono stati messi a disposizione per la lettura (gratuita) da altri cittadini ma che sono spariti dalle tre postazioni che il Comune nel 2019, su input dell’associazione culturale Sei di Pordenone se, aveva installato in tre diversi punti della città: l’autostazione-stazione ferroviaria, piazza XX Settembre e piazzale Ellero. Libri che, una volta presi in prestito, non sono stati più restituiti. E viene da pensare che buona parte di questi (si parla di 5mila) siano stati rubati per essere poi rivenduti in qualche mercatino dell’usato. Ne è convinta Sara Florian, colei che a Pordenone ha spinto per il decollo del bookcrossing, (interpellando anche la Soprintendenza ai beni culturali) l’iniziativa di distribuzione gratuita di libri che ruota intorno all’esistenza di un elenco di volumi identificati da un codice unico, attraverso cui è possibile seguire la traversata del libro e il suo incrociarsi con i lettori, e che si sta facendo in quattro perché Pordenone, anche grazie proprio al bookcrossing, diventi città capitale del libro.
L’INIZIATIVA
Con il tramonto dell’associazione culturale Sei di Pordenone se, la gestione dell’iniziativa è passata nelle mani della Proloco che, grazie pure al lavoro spassionato e volontario di Florian, sta continuando ad erogare il servizio. Ma amaramente constata che, una volta rifornite le tre postazioni di tutta una serie di volumi, questi spariscono nel giro di due o tre ore. Senza che poi possano essere restituiti. In due occasioni distinte è stata la stessa Sara Florian ad accorgersi di un malcostume piuttosto radicato: «Una volta – spiega – ho visto un uomo prelevare i libri dalla casetta della stazione e riempire un borsone. Quando gliel’ho fatto notare, mi ha risposto che, non abitando in città, sfrutta il tragitto in autobus per leggere. Un’altra volta ho sorpreso un giovane che, dopo aver riempito uno zaino, è scappato in bicicletta. Se proprio si volesse andare a fondo, ogni postazione è dotata di una telecamera: si potrebbe tranquillamente risalire a chi non ha utilizzato correttamente il servzio.

DUE ANNI
In due anni sono stati registrati a Pordenone, attraverso la piattaforma nazionale bookcrossing, oltre 5mila libri. Il 95 per cento di questi, però, è sparito, nonostante ogni volume sia dotato di apposita etichetta. «Devo ringraziare i tanti cittadini che hanno donato i libri – evidenzia Florian – e pure in buono stato. Purtroppo, però, c’è sempre qualcuno che li sottrae e che, magari, ne approfitta per racimolare qualche euro dalla loro vendita. E’ l’unica spiegazione che posso dare». Oltre alle continue sparizioni, la postazione di piazza XX Settembre recentemente è stata anche lordata. «Credo – afferma l’assessore Alberto Parigi – che si tratti di vandalismi fine a stessi, che non hanno nulla a che vedere con la cultura. Chi usa il bookcrossing lo fa con intelligenza e rispetto. Qui, invece, siamo di fronte ad altre situazioni per le quali, ovviamente, bisogna prestare attenzione». Il progetto era decollato in città a giugno del 2019 per favorire una stretta collaborazione tra i cittadini, nonché stimolarli al rispetto di un qualcosa che è di tutti. Dal punto di vista pratico, il libro, per essere correttamente liberato rendendo tracciabile il suo percorso attraverso persone e luoghi, deve essere registrato sul sito web. Con la registrazione, che si effettua inserendo i dati principali, si ottiene il codice identificativo unico che identifica quel singolo libro permanentemente. Lo stesso codice viene riportato sul libro stesso, unitamente ad altre informazioni finalizzate a far capire al futuro lettore l’iniziativa e le “regole del gioco”.

Ultimo aggiornamento: 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci