Luci alle finestre e un francobollo:
il ricordo è ancora più forte

Giovedì 9 Ottobre 2014
Il francobollo commemorativo

VAJONT - Luci alle finestre delle case, edifici pubblici bellunesi con un cero sui davanzali, un concorso per gli studenti delle scuole medie e superiori, d'intesa con il ministero dell'Istruzione, e, come ogni anno, una celebrazione al cimitero monumentale di Fortogna. Pur senza la visibilità dello scorso anno, quando si celebrò il mezzo secolo dal disastro, l'anniversario della tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963 polarizza ancora una volta l'attenzione su Longarone, municipalità che oggi è stata anche destinataria di un messaggio del premier Matteo Renzi.

La data è stata ricordata anche dalla commissione del 32° premio "Giuseppe Mazzotti", a Treviso, dedicato alla letteratura di montagna e che proprio oggi ha proclamato i vincitori.

Dopo l'impulso dato lo scorso anno alla ricorrenza, con giornate di studio riservate alla protezione civile, con l'intervento di esponenti del governo Letta e con altre iniziative in più campi, l'interesse per l'evento pare essere cresciuto. Il numero di persone che si sono recate negli ultimi 12 mesi a visitare la diga e quello che rimane del bacino tracimato a causa della frana dal monte Toc risulta infatti sensibilmente aumentato, così come quello di chi ha reso omaggio alle tombe di Fortogna e ha visitato il museo realizzato con gli oggetti raccolti nella valle devastata nei giorni immediatamente successivi alla tragedia.

Anche Poste Italiane ha emesso oggi un francobollo commemorativo in distribuzione in Italia in 800 mila esemplari. In seguito all'evento del 9 ottobre i morti accertati furono 1910, in grande maggioranza residenti a Longarone.

Ultimo aggiornamento: 16:29
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