PORDENONE - In ballo c'è poco meno di un milione di euro. Non si riuscirà a fare tutto quello che serve, perché il sistema sanitario della provincia di Pordenone resta ancora in attesa di ben altri finanziamenti e del nuovo ospedale del capoluogo, ma sarà comunque un primo passo. La manovra affonda le radici in piena epoca Covid, quando nell'estate del 2020 era partito da Roma (la firma era quella dell'allora ministro della Salute, Roberto Speranza) il maxi-piano per la riorganizzazione dei reparti in virtù della pandemia. Oggi l'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale ha deliberato l'ok alla progettazione per due partite importanti: le migliorie ai reparti di Pronto soccorso degli ospedali di San Vito al Tagliamento e Spilimbergo.
LA MAPPA
Si tratta dei due punti più periferici rispetto al polo sanitario del Santa Maria degli Angeli di Pordenone: uno è il punto di riferimento per la montagna e la pedemontana, l'altro per la fascia di pianura che confina con la provincia di Udine.
IL FUTURO
«L'obiettivo degli interventi è quello di adeguare le aree emergenziali dei due presidi ospedalieri alla gestione delle eventuali situazioni pandemiche prevedendo, nella fattispecie, la individuazione di specifici e separati percorsi per l'utenza dichiarata infetta», si legge infatti tra le righe del provvedimento dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. Con questi interventi a San Vito al Tagliamento si potranno anticipare anche delle opere che invece saranno completate dalla vera e propria rivoluzione del reparto di Pronto soccorso, ultimo grande lotto della più grande riqualificazione di tutto l'ospedale. In attesa ovviamente che si compia il processo che a Pordenone porterà alla nascita del nuovo "Santa Maria degli Angeli" in via Montereale.
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