Udine si candida per gli Europei di calcio del 2032: la carta vincente dev'essere la Dacia Arena

Mercoledì 8 Marzo 2023 di Lorenzo Marchiori/Alessia Pilotto
La Dacia Arena di Udine

 A distanza di oltre trent’anni, Udine potrebbe tornare a ospitare un grande evento dello sport più amato dagli italiani.
L’1 marzo scorso la giunta comunale presieduta dal sindaco Pietro Fontanini ha approvato all’unanimità la lettera di adesione della città di Udine quale sede ospitante, assieme a quella di altre città dei campionati europei di calcio per il 2032 (Torino, Milano, Roma, Napoli e altre grandi città) accogliendo così l’invito di Federcalcio e Anci a impegnarsi, in caso di assegnazione all’Italia dell’organizzazione del torneo calcistico Uefa Euro 2032, a rispettare i requisiti di candidatura e gli obblighi operativi e organizzativi previsti dall’Uefa.


VETRINA INTERNAZIONALE


Sono stimati, per quanto riguarda le gare che potrebbe ospitare la Dacia Arena, circa trentamila visitatori che oltre ad assistere alle partite in programma visiterebbero anche il Friuli da turisti nel corso delle giornate degli Europei. Una mole di persone di tutto rispetto, che soggiornerebbe in città e nelle località contermini.
Il Comune farà richiesta alla Regione Friuli Venezia Giulia di sostenere gli oneri relativi al Trasporto Pubblico Locale indicati nel “bid Requirements”, attrezzando quindi la stazione ferroviaria per accogliere comitive anche da Veneto, Austria e Slovenia usufruendo di un collegamento speciale con l’aeroporto internazionale di Trieste.

Attiverebbe anche Promoturismo FVG per le attività di promozione della città e richiederebbe per questo un contributo economico per il sostenimento degli oneri a carico del Comune.


NON SOLO STADIO


Gli Europei di calcio sarebbero insomma un richiamo non solo per la Dacia Arena, impianto sportivo tra i più moderni non solo in Italia, ma anche per tutto il territorio. L’amministrazione comunale attrezzerebbe una piazza del centro cittadino dotandola anche di un maxi schermo per ospitare i tifosi e trasmettere in diretta gli incontri programmati nelle altre città che ospiteranno l’evento, ospitando info point e gazebo degli Europei in tutto il centro storico.


LA SQUADRA IN CAMPO


Il ministro per lo sport e per i giovani Andrea Abodi si è già espresso a favore della candidatura italiana, da presentare ufficialmente alla Uefa entro fine anno, mentre Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha dichiarato che l’organizzazione degli Europei contribuirebbe a risolvere l’ormai storico problema degli impianti sportivi, dal momento che poche squadre e città sono dotate di stadi moderni e al passo con i tempi.

 
L’HANDICAP


La candidatura italiana dovrà vedersela in un testa a testa con la Turchia per garantirsi l’organizzazione della rassegna continentale in programma tra nove anni, ben sapendo di scontare il difetto di non disporre di stadi moderni capaci di assicurare in sicurezza e comodità le partite. Secondo Giorgio Marchetti, vice segretario generale dell’Uefa, la sfida di garantire dieci stadi con standard europei per nazionali di calcio e spettatori è difficile ma «l’Italia è un grande paese - ha aggiunto - non ospita un torneo dal 1990 e deve fare di tutto per avere degli stadi, sono il volano per lo sviluppo del calcio. Al di là degli Europei, è qualcosa di essenziale. Quando verrà presa la decisione? Il Comitato si terrà a Nyon. La data sarà annunciata a breve, probabilmente nel mese di ottobre».

Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 14:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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