FIUME VENETO - Voleva incassare 450 euro mettendo in vendita il suo divano angolare su internet, invece ne ha persi 1.612.
LA VENDITA
La donna, un’avianese che risiede a Fiume Veneto, aveva utilizzato subito.it per vendere il divano. Trova subito un acquirente che la contatta, un certo Mattia che si dice interessato all’offerta. Si accordano per il pagamento, che doveva avvenire attraverso una ricarica fatta con la tessera PostePay. Sarà lui a spiegarle come procedere. La manda a uno sportello Atm e le dice di inserire dei codici per consentirgli di accreditare l’importo. L’operazione non va a buon fine, la vittima non trova traccia di accrediti. Si risentono e ripetono l’operazione. Nulla. Nuovo tentativo. Nulla. Al quarto tentativo, dopo essersi accorta che i soldi venivano prelevati dal suo conto, la donna ha presentato una denuncia.
GLI ACCERTAMENTI
Attraverso l’utenza telefonica utilizzata dai truffatori e la carta PostePay in cui sono finiti i soldi della vittima, gli inquirenti sono risaliti a Maria Buratta e a Leonardo Polito, a cui era intestato il telefonino. Quest’ultimo è stato assolto perché ha dimostrato che non aveva la disponibilità dell’utenza: «L’ho attivata su richiesta di un sinti - si è difeso - Mi ha dato 10 euro per farlo». Dopodichè Polito ha intascato i soldi e lasciato la carta sim allo sconosciuto.