Decine di conti prosciugati, dilaga la truffa del Postamat: 17 denunce

Mercoledì 13 Novembre 2019 di Cristina Antonutti
denuncia di una truffa on line
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SACILE - La truffa del Postamat dilaga. Le vittime non sono utenti di internet che inseguono l’affare del giorno nei siti di compravendite online. Sono persone che, nei siti specializzati, mettono in vendita auto, biciclette, divani o, come nel caso di una 25enne di Sacile, asciugamani per 40 euro. La giovane li aveva piazzati a un 31enne di Dolo e a un 37enne di Salsomaggiore Terme. I due l’hanno convinta che esiste un sistema di accreditamento che, in tempo reale, fa incassare quanto pattuito. Lei ha seguito tutte le istruzioni fornite telefonicamente: è andata al Postamat, ha inserito la sua tessera e digitato quello che i truffatori hanno spacciato per un codice. In realtà 3400 corrisponde a 3.400 euro ed è la somma che le è stata prosciugata dal conto postale, finita direttamente nella carta Postepay evolution dei truffatori. Quello della 25enne non è un caso isolato. In pochi mesi i carabinieri della stazione di Sacile hanno risolto 16 raggiri e denunciato per truffa aggravata 17 persone. Di San Giorgio delle Pertiche (Padova) è il 49enne che ha fatto finta di acquistare una sedia che una donna di 41 anni, di Sacile, vendeva a 30 euro.

Si è ritrovata con 1.200 euro in meno sul conto.
Abita a Mira, invece, il ventenne che si era dimostrato interessato a una tuta da motociclista. Con il venditore, un uomo di 40 anni di Brugnera, si era accordato per 550 euro. Era soltanto un pretesto per incassarne mille con il solito tranello del Postamat. Ai carabinieri si è rivolto anche un sacilese di 44 anni che era convinto di aver venduto una stufa per 800 euro: un 30enne di Venezia gliene ha invece spillati mille. Di Torre Annunziata è il 56enne denunciato per essersi fatto accreditare 1.339 euro da un sacilese di 42 anni che aveva proposto la vendita di quattro pneumatici a 250 euro. C’è poi il falso acquisto di una bicicletta Cannondale in carbonio: un 51enne di Rovigo si era accordato con il venditore, 44 anni, di Sacile, per 2.300 euro, denaro che è invece è riuscito a dirottare sul proprio conto postale. Ai carabinieri si è rivolto anche l’automobilista sacilese di 36 anni che voleva vendere la sua Audi A4 sw a 8.500. Lo aveva contattato un siciliano di Pedara (Catania), 52 anni. Sembrava una persona perbene, ma la caparra, anzichè versarla, se l’è incassata (4mila euro). Lo stesso ha fatto quel signore di Bergamo (47 anni) con facendo finta di dettare codici si è fatto trasferire 1.400 euro. Non era affatto interessato alla cucina che un 60enne di Sacile aveva proposto per 1.100 euro. Danni più contenuti per la 44enne di Gaiarine che voleva piazzare la sua Lancia Musa a 2mila euro. Si era accordata con un uomo di Rocca di Papa, 60 anni, che le ha sottratto 300 euro. Abita a Brugnera il 48enne che voleva sbarazzarsi del divano per 1.450 euro, con il risultato che il finto cliente di Taranta Peligna (Chieti), un astuto 34enne, quei 1.450 euro se li è intascati. Ha 76 anni e dev’essere un abile internauta il truffatore di Dolo che si è fatto 3.850 euro facendo credere che ne stava versando 450 per un vecchio divano e il mobile del soggiorno messi in vendita da un 48enne di Godega Sant’Urbano. Di anni ne ha invece 63 il trentino che, fingendosi interessato alla Fiat Punto di un 20enne di Sacile, si è impadronito di 906 euro, somma che doveva essere un acconto sui 6mila pattuita. Denunciati anche il 54enne di Bodrio che ha intascato 260 euro sull’asciugacapelli messo in vendita da una 42enne di Sacile, il 50enne napoletano che ha ottenuto 202 euro sul televisore di un 33enne di Caneva e un truffatore di San Mango Piemonte (44 anni), che fingendosi interessato alla lavastoviglie di un sacilese di 49 anni si è fatto spedire 174 euro. 
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