CORDOVADO - Con la scusa di conoscerlo gli hanno sfilato dal borsello 400 euro. La vittima è un imprenditore cordovadese di 65 anni, G. B. le sue iniziali, che qualche giorno fa, mentre era in auto, è stato intercettato da due persone all'altezza di piazza al Tiglio. Gli hanno fatto cenno di fermarsi e, con la scaltrezza tipica dei professionisti dei raggiri, alla fine gli hanno rubato l'incasso della giornata. due malviventi erano a bordo di un Fiat Fiorino con il portellone scorrevole. Mentre uno era rimasto all'interno del veicolo, pronto a ingranare la prima, l'altro, spacciandosi per un vecchio amico, si è avvicinato frettolosamente all'imprenditore: «Carissimo, come stai? È da tanto tempo che non ci vediamo più'», gli avrebbe detto. Il 65enne, che inizialmente aveva provato a sforzarsi nel tentativo di riconoscere quella persona, alla fine ci è cascato. Si è convinto che l'uomo dall'accento meridionale, corporatura robusta e dall'apparente età di 30-35 anni, potesse essere un suo cliente. O comunque una persona con la quale c'erano già stati dei contatti: «Ogni giorno allarga le braccia incontro decine di persone. Non sempre riesco a ricordarmi di tutti, specialmente di chi non vedo da tempo». Tra i due è cominciato un dialogo particolarmente aperto, in tono confidenziale. «Sai, ho da poco cambiato lavoro. Ho aperto a Fossalta di Portogruaro un piccolo negozio di frutta e verdura. In Sicilia c'è mio padre che mi dà una mano e praticamente ogni settimana mi manda su delle cassette da vendere. Voglio farti un regalo, in segno della nostra amicizia». L'ignaro imprenditore mai e poi mai avrebbe immaginato che quella persona con la quale stava dialogando, così garbata e a modo, aveva in realtà in mente un altro piano. Ha caricato nell'auto due cassette di pomodorini e gli ha sbucciato davanti agli occhi un mandarino: «Vedi, tutti questi sono i prodotti della mia terra. Sono sicuro ti piaceranno». Quando in auto il 65enne si è trovato anche con la terza cassetta (di mandarini), non ha potuto più fare finta di niente: «Volevo in qualche modo sdebitarmi con lui sostiene e, almeno, pagargli quella merce». Vicino a sé, sul sedile del passeggero, aveva il borsello con all'interno l'incasso della giornata precedente: circa 400 euro. Ha fatto per contare le banconote - «avrei voluto dargli 15 euro in banconote da 5» - ma il sedicente fruttivendolo ha infilato (dal finestrino) la mano all'interno del borsello e gli ha sfilato l'intero malloppo. L'imprenditore non ha avuto nemmeno il tempo di realizzare l'accaduto, che il malvivente era già salito a bordo del Fiorino e fuggito, insieme al complice, a grande velocità. Desolato e ancora incredulo, non gli è rimasto altro che sporgere denuncia ai carabinieri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".