Bmw da 47.500 euro pagata con assegno clonato e mozzarelle: 23enne condannato a 8 mesi

Sabato 8 Maggio 2021
Il selfie tra vittima e truffatore
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PORDENONE - Aveva messo in vendita la sua Bmw X3 su subito.it. Arrivò da Castellamare di Stabia un certo Ciro Gallo, sembrava un bravo ragazzo, 23 anni, disse di lavorare in una latteria e gli portò in omaggio una mozzarella di bufala da due chili. Dopo varie trattative, si accordano per 47.500 euro. Gallo consegnò un assegno circolare che Enrico Lo Verde, agente di commercio siciliano trapiantato ad Azzano, non riuscì mai a incassare perché era clonato. Sul fronte penale la vicenda si è chiusa ieri con la condanna di Emanuele De Simone, vero nome del 23enne napoletano  residente a Volla e domiciliato a Calvizzano. L’avvocato Alessia Crapis ha discusso il processo con rito abbreviato, che ha garantito a De Simone lo sconto di un terzo della pena, che il giudice Piera Binotto ha quantificato in 8 mesi e 600 euro di multa per truffa aggravata e sostituzione di persona.

IL RAGGIRO
Raccontata così sembra la solita truffa su internet, ma quello che Lo Verde ha fatto per recuperare l’auto è degno della trama di un film.

Di mezzo c’è lo zampino delle Iene, in particolare di Alessandro Di Sarno, ma a ritrovare la Bmw finita in Bulgaria, è stata la determinazione di Lo Verde. Quando sul suo home banking ha visto la scritta “assegno falso e contraffatto”, non ha dormito per tre notti. Ha perso sette chili, ma non si è mai dato per vinto. Ha attivato l’applicazione della Bmw che aveva scaricato sul telefonino per il controllo da remoto dell’auto. Tra le tante funzioni, c’è la geo-localizzazione. In questo modo è riuscito a “pedinare” i truffatori e a fornire alla polizia indicazioni in tempo reale sugli spostamenti della macchina.

LA BULGARIA
«L’auto - aveva raccontato a suo tempo al Gazzettino - era in Bulgaria. In pochi giorni aveva fatto 4mila chilometri. Aveva le pastiglie consumate e continuavano ad arrivarmi le segnalazioni sul telefonino. Per due volte i truffatori si sono fermati in un autoricambio. Ma la polizia bulgara, nonostante le indicazioni fornite dalla Questura di Pordenone, non riuscivano a trovarla». Purtroppo l’applicazione ha una grafica diversa rispetto a Google maps, per cui Loverde ha dovuto ricostruire paesaggi e località, finchè la macchina è stata ritrovata in un’officina di Lom, a Nord di Sofia. Aveva targhe bulgare, anche se risultava ancora intestata a un italiano. Sequestrata attraverso l’Interpol, era stata portata nel deposito di un Comando di polizia.


IL SELFIE
L’intuizione di scattare un selfie al fantomatico Ciro Gallo, mentre si occupavano delle pratiche per il passaggio di proprietà, si è rivelato fondamentale per identificare De Simone. Ma ecco entrare in scena Le Iene, con cui Lo Verde va a Sofia. Quando ritrova l’auto, scoppia a piangere dalla felicità. Trova anche la persona, un bulgaro, a cui è stata sequestrata: sostiene di averla acquistata per 38mila euro da Ciro Gallo, ma non vuole andare in Italia e denunciarlo perchè teme di non tornare più a casa. Il sospetto è anche lui fosse complice del raggiro. Ma quella è un’altra storia. Ciò che conta è che ha restituito le chiavi della Bmw X3 a Lo Verde.

Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 16:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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