PORDENONE - In mano gli hanno lasciato soltanto le schede telefoniche. I carabinieri si sono portati via il nuovo telefono cellulare di Giosuè Ruotolo e l’iPad che il ventiseienne di Somma Vesuviana, sospettato di aver ucciso Trifone Ragone e Teresa Costanza, si era procurato dopo che gli erano stati sequestrati i computer.
Lo hanno fatto ieri pomeriggio. Gli uomini del Nucleo investigativo di Pordenone si sono presentati alla caserma Mittica, dove attualmente è in servizio Ruotolo, per eseguire un decreto di perquisizione firmato dai sostituti procuratori Matteo Campagnaro e Pier Umberto Vallerin.
L’ordine era di acquisire il nuovo supporto informatico utilizzato da militare e il nuovo telefonino.
Il provvedimento è stato eseguito alla vigilia della partenza di Ruotolo, che oggi aveva in programma il rientro a Somma Vesuviana per trascorrere in famiglia le vacanze di Natale.
Oltre a telefoni e supporti informatici utilizzati da Ruotolo prima di essere indagato, i carabinieri avevano già acquisito anche cellulari e computer in uso al fratello e alla fidanzata, oltre al telefonino della madre di quest’ultima.
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