Dalla cucina all'arte: ecco Elisa, il futuro medico che spopola su TikTok

Venerdì 23 Settembre 2022
Elisa Altamura

ROVEDERO - Elisa Altamura, ventenne di origini pugliesi che vive a Roveredo in Piano, è tante cose: TikToker, video maker, pittrice, studentessa di medicina. Di recente si è appassionata allo streetwear, in passato ha studiato canto e pianoforte. Forse è proprio il suo rifiuto a rinchiudersi in un'unica identità - oltre al suo stile inconfondibile nel montare i video e interagire con il proprio pubblico - che l'ha portata ad avere un seguito enorme: oltre 800mila follower su TikTok, il social network numero uno al mondo.

GLI INIZI
L'amore di Elisa per il videomaking è nato per caso. «Ho scoperto il mondo del montaggio grazie al prof di fisica: dovevo girare il video di un esperimento». Il liceo Majorana ci aveva visto lungo: «Il prof di arte mi ha coinvolta in un progetto facendomi curare regia e montaggio: la scuola mi ha regalato un workshop con CinemaZero, e lì ho imparato le basi». Elisa ha iniziato a condividere i suoi video in quarta superiore, partendo da Instagram TV e YouTube. «Mio padre, medico militare, era in missione.

Io e mamma eravamo a casa e una sera, mentre preparavamo una piadina, ho deciso di filmarci: lì è nato #incucinaconelis. La cucina non è una mia grande passione, ma solo un pretesto per parlare di qualcosa. Era diventato un appuntamento fisso: ogni giovedì preparavo la cena e giravo un video. Ma i tempi di realizzazione erano lunghissimi, e tra la quinta superiore e gli esami di pianoforte ho smesso».

IL BOOM
La pandemia è stata uno spartiacque nella vita di Elisa, che stava per diplomarsi. «TikTok ha spopolato in Italia nel marzo 2020: per un mese ho cercato di capire come funzionasse. Sentivo di avere qualcosa da comunicare e un potenziale che non riuscivo a sfruttare. TikTok è una piattaforma molto veloce, e io ci sono arrivata nel momento giusto». «Quando è arrivata la prima sessione estiva di esami, dopo che avevo accumulato 100mila follower, sono stata colta da una crisi creativa: non avevo più idee. Ho smesso di fare i video comici con le scritte e ho iniziato a parlare: si è creata molta più fidelizzazione con il pubblico, che si affeziona al personaggio. Viviamo tutti la stessa vita, ma alcuni di noi hanno la capacità di raccontarla in modo diverso». «Sui social si cresce essendo associati a qualcosa - spiega Elisa - Inizialmente era medicina, ma non volevo che lo studio fosse tutto ciò per cui venivo riconosciuta. Allora ho iniziato a sperimentare: mi sono riavvicinata al mondo della cucina e ho lanciato un trend basato su Me gustas tu di Manu Chao. Avevo una passione sopita per l'arte e il video editing che ho voluto tirare fuori di nuovo, e quella è stata la svolta. Ho sfruttato un principio di montaggio, ovvero il raccordo: giravo la stessa scena da più angolazioni, continuando il movimento iniziato nella sequenza precedente. Ho realizzato video del genere per diverse canzoni: quando Fedez ha condiviso il video che avevo girato per la sua Mille ho ricevuto una visibilità enorme. Dopo di lui, molti altri cantanti hanno fatto lo stesso».

L'UNIVERSITÀ
Per Elisa lo studio è un modo di staccare dal lavoro e viceversa. «Quando penso alla mia vita, non penso studio medicina e in più faccio videomaking. Sono due attività che per me hanno pari importanza. Fare solo arte e video mi metterebbe troppo stress a livello creativo, mentre studiare, oltre a darmi delle sicurezze e una laurea, è nelle mie corde e mi fa sentire tranquilla. Ho una grande sete di sapere». «Visto che faccio molta fatica a trovare un senso alla nostra esistenza - cosa ci facciamo qui sulla Terra? - voglio almeno capire come funzioniamo. Alla base del mio percorso c'è il desiderio di conoscenza: per me, quella più importante riguarda l'uomo e il suo corpo. Fin da piccola ho sempre approfondito questo aspetto: studiavo l'anatomia per poter disegnare realisticamente i corpi. Mi interessa anche come l'uomo comunica e le varie forme che questa comunicazione assume, come l'arte e la pubblicità. Le neuroscienze potrebbero essere il perfetto approdo per me».

UN LAVORO VERO
Essere un TikToker o un influencer è una professione a tutti gli effetti, ma in molti faticano a comprenderlo: sembra quasi un tabù. Nel caso di Elisa, la gran parte del lavoro avviene a distanza. «Partecipo a un sacco di call, ma non incontro mai nessuno - afferma -. Oggi, ad esempio, ho girato un video per un brand di abbigliamento di livello mondiale: le scarpe da pubblicizzare mi sono arrivate via posta. Essendo tutto virtuale è anche più difficile rendermi conto della grandezza dei brand con cui collaboro e della mia fama. A Milano ci vado solo per lavoro e quella è proprio un'altra dimensione. Abitare tra Pordenone e Udine mi tiene molto con i piedi per terra, sono realtà piccole e trascorro una vita normalissima. Qui vivo in una sorta di bolla: solo in vacanza con i miei amici, quest'estate, mi sono resa conto di quante persone mi riconoscevano».

INDIPENDENTE
Elisa è una talent indipendente: «Non ho un'agenzia per mia scelta. Voglio la massima libertà sui miei contenuti e non voglio dover sopportare delle pressioni esterne. Non ho un'entrata fissa, ma mi ritengo fortunata e privilegiata nel poter fare questo lavoro. Ma non è venuto dal nulla: mi sono messa in gioco». Come lei stessa ammette, non fa «niente che non possa fare chiunque altro». Se pensa al proprio futuro, Elisa non crede che questa sia soltanto una fase. «Ho sempre comunicato, fin da piccola, e continuerò a farlo: sono cambiate solo le modalità. La sento come un'esigenza: la realtà che mi circonda mi stimola, e mi piace l'idea di mostrare attraverso una lente il mondo come lo percepisco io. Mi affascina molto che ognuno veda le cose con uno sguardo unico».

    
 

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