Termovalorizzatore, sì al temuto raddoppio

Venerdì 28 Dicembre 2018 di Lorenzo Padovan
Termovalorizzatore, sì al temuto raddoppio
SPILIMBERGO - La notizia era nell'aria da mesi, visto che l'annuncio era stato dato addirittura nel Natale del 2017: in quella circostanza, il consiglio comunale, ormai in scadenza di mandato, aveva deciso di rinviare ogni decisione. Proprio nei paraggi del Natale di quest'anno è, invece, arrivato il nuovo progetto per il raddoppio del termovalorizzatore di Tauriano di Spilimbergo, gestito dalla Eco Eridania. 
L'ALLARMEUna novità che ha destato non poco allarme tra gli ambientalisti della città del mosaico, per le possibili ricadute sull'inquinamento dell'intera zona. Secondo i cittadini - che hanno costituito anche un combattivo Comitato, cui hanno aderito centinaia di persone -, già adesso la situazione meriterebbe un approfondimento scientifico, anche sulla base di un'indagine svolta negli anni scorsi da alcuni specialisti dell'Università. Ecco perchè l'avvio dell'iter autorizzativo è stato visto come un motivo di preoccupazione, giudicando anche insolita la tempistica legata alle festività natalizie, durante le quali molti residenti sono distratti perché impegnati nelle loro attività familiari. Il timore era che una simile notizia potesse passare in sordina. Ma i social l'hanno rilanciata anche tra Natale e Santo Stefano, facendola diventare uno dei topic più seguiti. Quanto alle novità, sono appena stati consegnati ai consiglieri comunali e saranno illustrati presto anche nel corso di alcune iniziative pubbliche i parametri operativi del nuovo impianto. I passaggi principali riguardano la capacità di termovalorizzazione. L'idea è quella di realizzare un impianto di potenza termica doppia rispetto all'attuale per trattare rifiuti industriali solidi e liquidi classificati come pericolosi e non, provenienti da tutt'Italia. 
RIFIUTI SANITARIPer quanto riguarda i rifiuti sanitari, saranno eliminati esclusivamente solo quelli del Friuli Venezia Giulia. Tenendo conto delle caratteristiche chimico-fisiche di questi rifiuti e il loro potere calorico (cioè la quantità di energia che si può ricavare riconvertendo completamente una massa unitaria) l'impianto potrà trattare un quantitativo pari a circa 100 mila tonnellate all'anno. Numeri che hanno fatto rabbrividire gli ambientalisti, che hanno chiesto al Comune di indire assemblee pubbliche e di pretendere analisi scientifiche prima di decidere se concedere le autorizzazioni di propria competenza. Da parte di Eco Eridania sarà attivato un laboratorio chimico all'interno dell'impianto che controllerà ogni carico dei rifiuti in entrata per verificarne la conformità con le caratteristiche già valutate con i protocolli preliminari di accettazione. Inoltre, all'ingresso dell'impianto sarà attivata anche una piattaforma radiometrica, per verificare la presenza di eventuali rifiuti radioattivi a bassa radioattività. La battaglia, rinviata di un anno per ragioni elettorali, sta per entrare nel vivo. 
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