Teatri, cinema, rifugi e sagre paesane: ecco quando si potrà davvero ripartire

Venerdì 5 Giugno 2020 di Redazione
Teatri, cinema, rifugi e sagre paesane: ecco quando si potrà davvero ripartire
PORDENONE - La Regione ha sancito, tra le altre cose, la possibilità di riaprire cinema ,teatri, sagre paesane e rifugi alpini. Ma non tutti i settori sono pronti alla ripartenza e c'è la possibilità di dover aspettare la fine del mese per una vera rinascita. 
TEATRI 
La decisione largamente condivisa è di prevedere eventi a partire da fine giugno, tranne alcuni anticipi già dal fine settimana del 19, 20 e 21. «Il Teatro è strutturalmente pronto per aprire anche oggi - spiega Marika Saccomani, direttrice del Verdi di Pordenone -. Ma l’organizzazione di uno spettacolo richiede del tempo. Prevediamo eventi perlopiù a luglio. Se per la musica la cosa è fattibile, è la prosa il settore che si trova in una situazione complessissima, con lo spostamento delle compagnie, le prove, il distanziamento sul palco». Nel frattempo il teatro comunale già da alcuni giorni ha riaperto la biglietteria su prenotazione. Si guarda all’autunno per il recupero degli spettacoli di prosa anche all’Ert «quando riusciremo a recuperare le date saltate nei mesi passati. Già prima l’avvio il 15 giugno senza linee guida non era praticabile. Per l’estate prevediamo concerti di musica, ma il fatto di aver anticipato l’apertura dei teatri ci fa ben sperare quantomeno per aprire gli spazi, iniziare a programmare e a dare informazioni» commenta Renato Manzoni direttore dell’Ert. L’anticipo di apertura è un segnale incoraggiante anche per Fabio Scaramucci, di Ortoteatro, membro dell’Associazione Teatro di Figura, «ci dicono che ai tavoli nazionali si guarda al Fvg come modello per le aperture di questo settore». «L’avvio già da questa settimana è incoraggiante perché ci consente di lavorare con più tranquillità. Come Ortoteatro inizieremo il 20 a Piancavallo, per l’estate prevediamo uno spettacolo ogni sera in gran parte della provincia». 
EVENTI ALL’APERTO
Il cinema all’aperto viaggia su doppio binario ma sempre a partire dall’ultima decade di giugno: da un lato il “bike-in”, l’ipotesi di un’arena all’aperto in un parco centrale allo studio di Cinemazero e Comune. Dall’altra la proposta del tradizionale Drive-in, il cinema in auto-allestito all’Interporto. L’ordinanza regionale apre i cinema potenzialmente già da oggi, «ma rimangono alcuni vincoli e aspetti di sicurezza che avevamo previsto ma che devono essere confermati. Ora che abbiamo un orizzonte temporale possiamo riavviare una macchina organizzativa che era ferma, tenendo conto che abbiamo comunque offerto film e proposte cinematografiche nelle sale virtuali» spiega Giovanni Lessio, presidente di Cinemazero. «Le sale saranno sicure secondo la norma, ma è sulla rassegna all’aperto che stiamo ragionando col Comune». Sempre all’aperto è anche la proposta formulata da Andrea Mizzau e dalla cooperativa Claps al Comune, per la strutturazione di un palinsesto di eventi a partire dall’ultima settimana di giugno con concerti, spettacoli. Un progetto nato sulla base di un sondaggio rivolto agli operatori che la Claps oggi pubblica sul sito. 
Il problema rimane come riaprire in sicurezza, dal momento che mancano ulteriori delucidazioni. Ad esempio se il numero massimo di persone (200 al chiuso e 1000 all’aperto) vada considerato di solo pubblico o compresi artisti e maestranze. O come misurare il metro di distanza. Sebbene alcune criticità siano state sciolte, tra cui il fatto che congiunti potranno stare vicini, e soprattutto la non obbligatorietà per gli organizzatori di rilevare la temperatura.
SAGRE
C’è una frase, modificata nelle ultime linee guida elaborate dalla Conferenza delle Regioni, che fa sperare le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia. Agli organizzatori delle sagre, infatti, si chiede di «riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso,
contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti». Il contingentamento degli ingressi, un criterio che avrebbe definitivamente acceso il semaforo rosso di fronte a quasi tutti gli eventi in regione, è stato derubricato da obbligo a “consiglio”. Si dovranno limitare le presenze, insomma, soltanto se non si riuscirà - negli spazi assegnati alla singola sagra - a garantire la distanza di almeno un metro tra le persone. Se invece tra i tavoli di un capannone o tra le attrazioni di una fiera si sarà in grado di far rispettare il famoso metro, allora non servirà il conta-persone all’ingresso. Un dettaglio, questo, in grado di salvare alcune sagre da morte certa. «In queste ore - ha spiegato Antonio Tesolin - consigliere dell’Unione delle Pro loco de Fvg - stiamo lavorando per rimetterci in moto. L’ammorbidimento di alcune norme rappresenta sicuramente una buona notizia. Metteremo a disposizione lo sportello “Sos sagre” (nato per istruire le associazioni in seguito alle circolari emanate dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino, ndr) per iniziare il duro lavoro con tutti gli organizzatori degli eventi». 
RIFUGI
Domenica in provincia riaprirà il rifugio Pordenone, il più famoso di tutte le valli del Friuli Occidentale: «Vi ricordiamo che la strada della Val Cimoliana è chiusa al traffico. Si può entrare solo a piedi e in bicicletta. In questi giorni cercheremo di terminare tutti i lavori necessari a rendere il rifugio pronto per i protocolli, per garantire a voi e a noi una salutare visita e per l’apertura ufficiale che avverrà domenica.“Vorremmo evitare di postare le linee guida ed i protocolli operativi che tanto hanno girato in questi giorni - prosegue la comunicazione -. Vorremmo invece accogliervi come sempre in questi fantastici luoghi patrimonio dell’umanità consapevoli della vostra preparazione, pazienza e lungimiranza. Vi rammentiamo la prenotazione obbligatoria per dormire ma preferibilmente anche per mangiare, oltre alla mascherina personale. Il gel sanificante lo mettiamo noi in abbondanza».
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