Taser in dotazione alla polizia locale La svolta nel 2020

Mercoledì 30 Ottobre 2019
Pordenone. Taser in dotazione alla polizia locale La svolta nel 2020
PORDENONE - Solo durante i turni più a rischio, cioè verosimilmente quelli notturni che prevedono il pattugliamento delle zone a rischio della città. Solo alcuni agenti scelti, cioè prima individuati dopo un'accurata selezione e poi addestrati a dovere. Solo in casi particolari, che saranno definiti in un regolamento ad hoc. Ma è deciso: il 2020 sarà l'anno del taser in dotazione alla polizia locale di Pordenone. Il taser, per chi non lo conoscesse ancora, è la pistola elettronica, in grado di tramortire senza lasciare nella persona colpita effetti e conseguenze permanenti. Un'arma non letale, che però neutralizza il sospetto in pochi secondi e dà una grossa mano alle forze dell'ordine. 
LA SCELTAUn anno di discussioni, da quando la proposta è diventata attuale in regione. Ma dal 2020 anche a Pordenone si farà sul serio. Non è solo merito dei finanziamenti regionali, che garantiscono un adeguato approvvigionamento di risorse per quanto riguarda il comparto della sicurezza. È una precisa volontà del Comune, che annuncia di voler dotare gli agenti di un'arma in più per difendersi, soprattutto durante i turni serali, ritenuti quelli più a rischio. «La sperimentazione - ha spiegato l'assessore alla Sicurezza, Emanuele Loperfido - è già iniziata in alcune città con più di 100mila abitanti. Il prossimo anno c'è l'intenzione di aderire al progetto, pensando soprattutto agli agenti della polizia locale che devono lavorare nelle ore serali e sulla strada, a stretto contatto con situazioni di potenziale pericolo. È a loro che sarà rivolto il progetto del prossimo anno». Inizialmente si era parlato dell'anno in corso, ma i tempi per la sperimentazione e per l'espletamento delle pratiche burocratiche necessarie sono lunghi. Per questo si è preferito attendere il 2020, quando il taser molto probabilmente arriverà anche sulle strade di Pordenone. 
LE PROCEDURELa pistola elettronica non è un giocattolo, e se usata senza le dovute precauzioni può risultare anche pericolosa. Per questo saranno necessari due passi ben precisi: un regolamento ad hoc che disciplinerà sia l'adozione che l'uso dell'arma non letale e un adeguato addestramento da impartire agli agenti che saranno individuati come potenziali uomini abilitati a utilizzare il taser. L'obiettivo è quello di permettere anche alle forze della polizia locale di agire in maniera tempestiva e molto più efficace in caso di risse, intemperanze e situazioni di pericolo nel centro storico. 
LA REGIONEIl Comune non è solo. L'implementazione degli armamenti in dotazione alle varie polizie locali, infatti, è ampiamente supportato da una politica regionale che tende a favorire gli investimenti che vanno nella direzione di una maggiore sicurezza nei centri urbani. E un occhio di riguardo ce l'hanno proprio i comuni capoluogo come Pordenone. Ha parlato di questo aspetto l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti: «Se il Comune di Pordenone vorrà dotare i propri agenti della polizia locale del taser, la Regione appoggerà in toto le richieste di un Comune capoluogo. Abbiamo fondi cospicui a beneficio degli enti locali». 
Roberti si riferisce ai quasi 2,5 milioni di euro che Trieste mette a disposizione dei Comuni per quanto riguarda la sicurezza. Si parla non solo delle pistole elettroniche, ma anche di altri dispositivi. Ciò che interessa a Pordenone, però, è proprio la possibilità di dotare gli agenti di un'ulteriore barriera difensiva senza intaccare in modo deciso le finanze comunali. E l'apertura della Regione suona come un via libera definitivo. 
Marco Agrusti
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