Negli ultimi anni i lavoratori si erano quasi dimenticati di poter ricevere anche brutte notizie. Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina e la superinflazione, la perdita progressiva del potere d’acquisto e l’impennata dei mutui a tasso variabile. Tutte batoste, una dopo l’altra. E invece qualcosa di buono in questo inizio di 2023 sembra esserci. È l’effetto pratico determinato da una norma inserita dal governo nell’ultima manovra finanziaria: il tanto sospirato taglio del cuneo fiscale, cioè la somma delle imposte che gravano sul costo del lavoro. Una misura che in Friuli Venezia Giulia riguarderà in maniera diversa più di 200mila persone su tutto il territorio.
IL DETTAGLIO
SUL TERRITORIO
Eccoci quindi alle fasce di reddito riferite al mercato del lavoro del Friuli Venezia Giulia. La busta paga di gennaio, che verrà ricevuta dai lavoratori nel mese corrente, sarà più pesante per una prima classe di dipendenti che comprende più di 43mila persone tra settore pubblico e privato. In questo caso i benefici annui andranno da 231 euro (retribuzione da 10mila euro l’anno) a 288 euro per le retribuzioni fino ai 12mila euro. Al mese, invece, il beneficio andrà da 19 a 24 euro in busta paga. La fascia successiva è quella che comprende circa 50mila persone in tutto il Friuli Venezia Giulia: in questo caso il taglio del cuneo fiscale, cioè la decontribuzione pari al tre per cento, produrrà aumenti in busta paga che oscilleranno tra i 346 e i 395 euro nel corso dell’intero anno, mentre l’incremento mensile andrà dai 28 ai 32 euro ogni 30 giorni. Nel dettaglio, i lavoratori del comparto privato interessati in questa seconda fascia saranno circa 45 mila, a cui si devono aggiungere 5 mila lavoratori del settore pubblico.
La terza fascia legata alla decontribuzione del tre per cento, invece, comprende circa 66mila persone tra pubblico e privato. In questo caso arriveranno gli aumenti più corposi, che oscilleranno tra i 444 e i 493 euro in un anno, mentre il conto mensile salirà oltre i 40 euro già dalla prossima busta paga che i lavoratori riceveranno nel mese di febbraio.
I PIÙ PAGATI
Si arriva poi all’ultima fascia di reddito lordo, cioè quella che comprende i dipendenti pubblici e privati che percepiscono almeno 27.500 euro lordi l’anno e fino a 35mila euro. In questo caso la decontribuzione e il taglio del cuneo fiscale previsti dalla Finanziaria del governo Meloni sono pari al due e non al tre per cento. Si parla quindi di un incremento della retribuzione che potrà andare dai 366 ai 395 euro l’anno, cioè dai 30 ai 32 euro al mese. Si parla in Friuli Venezia Giulia di circa 44mila lavoratori interessati dal provvedimento deciso dall’Esecutivo nazionale.
Un’eccezione - l’unica - è rappresentata dal lavoro domestico, che non è incluso tra quelli riconosciuti dalla norma. Il beneficio è previsto almeno fino al 31 dicembre. E c’è infine una precisazione firmata dall’Inps: «Laddove la retribuzione imponibile superi il limite pari a 2.692 euro al mese, non spetterà alcuna riduzione della quota a carico del lavoratore. Pertanto, se il lavoratore in un singolo mese percepisce una retribuzione di importo superiore a 2.692 euro lordi, per quel mese non avrà diritto al beneficio».
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