Vincita contesa al Superenalotto,
condannato a 3 mesi e a risarcire gli amici

Mercoledì 20 Giugno 2018
foto di repertorio
PORDENONE - La legge non tutela gli accordi di gioco, ma un patto tra amici diventa un obbligo morale e va rispettato. La Corte d'appello di Trieste ha ribaltato la sentenza che scagionava Dino Cordenons, 61 anni, di Porcia, accusato dagli ex compagni di lavoro di aver riscosso una vincita al Superenalotto e di non averla ripartita con il gruppo con cui per oltre 10 anni aveva tentato ogni settimabna la fortuna. Se in primo grado era stato scagionato con formula piena dall'accusa di appropriazione indebita perchè il fatto non sussiste, in secondo grado è stato condannato a tre mesi di reclusione e 300 euro di multa. La Corte ha anche condannato l'imputato al risarcimento dei danni patrimoniali e non subiti dalle parti civili costituite con l'avvocato Eros Barei. Si tratta dei colleghi Bruno Capovilla, Paolo Corradini, Stefano Cusini e Constantin Iancu. Per ognuno è previsto un risarcimento di 20mila euro, oltre al pagamento delle spese di primo e secondo giudizio.

Ad appellare la sentenza di primo grado era stato il procuratore generale. A Pordenone la pubblica accusa aveva chiesto 9 mesi di condanna ritenendo che la vincita - un colpo da 101.303 euro - dovesse essere suddivisa con il gruppo che per oltre 10 anni giocava in società. La combinazione vincente era uscita il 7 aprile 2012: 37, 54, 65, 87 e, come numero Superstar, 59. Il 19 aprile Cordenons aveva incassato la vincita, ma non l'aveva divisa. Al processo si è difeso dicendo che gli amici da due mesi non versavano le quote per le giocate (erano stati concordati 20 euro a testa ogni mese). Aveva pertanto continuato a scommettere per conto suo. Contro di lui - una volta appreso dei 101 mila euro - si erano schierati gli amici: è vero che Cordenons aveva cambiato lavoro e non avevano occasione di vedersi con continuità, ma il denaro l'avrebbero consegnato a un'altra persona. Quest'ultima al processo confermò la versione, ma non avrebbe fornito la prova della consegna del denaro.
Ultimo aggiornamento: 11:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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