PORDENONE - «Il superbonus ha prima salvato e poi rilanciato l'edilizia in regione.
LE FRODI
Tra le accuse mosse contro il superbonus le numerose truffe. Sut, però, pianta i piedi. «Non è affatto vero che c'è stata una marea di truffe - racconta - in regione è stato riscontrato mediamente solo il 3 per cento di frodi sui bonus edilizi. Direi che è veramente poco a fronte di centinaia di cantieri e migliaia di nuovi posti di lavoro». Si stima che in regione il superbonus abbia movimentato circa 3 mila posti di lavoro anche se gran parte a tempo determinato. Percentualmente è la provincia di Pordenone quella più attiva sul fronte cantieri. Durante il convegno della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, l'agevolazione aveva raccolto ampi consensi.
«L'impatto del Superbonus sul mercato immobiliare è stato importante e speriamo diventi strutturale perché ha spinto molto il settore. È vero - questo il succo del convegno - ci sono state discrasie, ma marginali. Il Fvg ha preso al balzo questa opportunità e il riatto di parecchi condomini oltre che singole case si è visto sia nelle città balneari che in quelle turistiche e anche nelle quattro province. Le prospettive per il 2022 sono confermate e sono davvero buone» ha affermato il presidente regionale della Fiaip, Stefano Nursi.
IL FUTURO
«In questi mesi abbiamo continuato a lavorare - prosegue Luca Sut - per individuare la soluzione migliore alla questione della responsabilità solidale dei cessionari dei crediti fiscali che, se non affrontata adeguatamente, impedisce la ripresa della loro circolazione e quindi la ripartenza dei cantieri. La nostra proposta, messa a punto grazie a un serrato confronto con tutti i soggetti coinvolti, incluse Agenzia delle Entrate e Abi è chiara e ritenuta da tutti efficace. Prevede che la necessaria diligenza dei soggetti che acquistano crediti dagli intermediari sia sempre dimostrata in particolare se gli acquirenti non abbiano avuto alcun ruolo nell'origine dei crediti fiscali prima dell'acquisto. Imprese, tecnici e famiglie attendono una risposta immediata al blocco della cessione dei crediti, non c'è altro tempo da perdere». La parola ora passa al governo.