Allarme Superbonus: «Se non lo salviamo in Friuli perdiamo un miliardo di euro»

Lunedì 11 Luglio 2022 di Loris Del Frate
Bonus edilizia

PORDENONE - «Il superbonus ha prima salvato e poi rilanciato l'edilizia in regione.

Un settore che era precipitato in basso e che perdeva giorno dopo giorno occupazione. Oggi è tra i più floridi, grazie proprio al superbonus. A parlare il deputato pordenonese dei 5Stelle, Luca Sut. Proprio il superbonus è uno dei 9 punti su cui il presidente del Movimento, Giuseppe Conte, ha indicato al premier Draghi di intervenire per rilanciarne l'efficacia. Il problema ora è lo sblocco dei crediti. «Un passaggio che - va avanti Sut - se non attuato, anche in Friuli Venezia Giulia rischia di far saltare in aria decine e decine di imprese edili per circa 1 miliardo di euro di crediti non ancora riscossi dalla Pubblica amministrazione. Il Governo deve dare subito un segnale chiaro della volontà di risolvere definitivamente le questioni legate al superbonus 110%, questioni che non ha voluto affrontare nel decreto Aiuti». Un quadro a tinte fosche che, se non risolto a stretto giro, lascerà in forte difficoltà gli operatori del settore. Gli stessi che in provincia e in regione avevano aperto cantieri su cantieri sostenendo il settore anche nelle fasi della pandemia.

LE FRODI
Tra le accuse mosse contro il superbonus le numerose truffe. Sut, però, pianta i piedi. «Non è affatto vero che c'è stata una marea di truffe - racconta - in regione è stato riscontrato mediamente solo il 3 per cento di frodi sui bonus edilizi. Direi che è veramente poco a fronte di centinaia di cantieri e migliaia di nuovi posti di lavoro». Si stima che in regione il superbonus abbia movimentato circa 3 mila posti di lavoro anche se gran parte a tempo determinato. Percentualmente è la provincia di Pordenone quella più attiva sul fronte cantieri. Durante il convegno della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, l'agevolazione aveva raccolto ampi consensi.
«L'impatto del Superbonus sul mercato immobiliare è stato importante e speriamo diventi strutturale perché ha spinto molto il settore. È vero - questo il succo del convegno - ci sono state discrasie, ma marginali. Il Fvg ha preso al balzo questa opportunità e il riatto di parecchi condomini oltre che singole case si è visto sia nelle città balneari che in quelle turistiche e anche nelle quattro province. Le prospettive per il 2022 sono confermate e sono davvero buone» ha affermato il presidente regionale della Fiaip, Stefano Nursi.

IL FUTURO
«In questi mesi abbiamo continuato a lavorare - prosegue Luca Sut - per individuare la soluzione migliore alla questione della responsabilità solidale dei cessionari dei crediti fiscali che, se non affrontata adeguatamente, impedisce la ripresa della loro circolazione e quindi la ripartenza dei cantieri. La nostra proposta, messa a punto grazie a un serrato confronto con tutti i soggetti coinvolti, incluse Agenzia delle Entrate e Abi è chiara e ritenuta da tutti efficace. Prevede che la necessaria diligenza dei soggetti che acquistano crediti dagli intermediari sia sempre dimostrata in particolare se gli acquirenti non abbiano avuto alcun ruolo nell'origine dei crediti fiscali prima dell'acquisto. Imprese, tecnici e famiglie attendono una risposta immediata al blocco della cessione dei crediti, non c'è altro tempo da perdere». La parola ora passa al governo.

 

Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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