Niente bar, niente edicola, a Pordenone la stazione "fantasma". Scoppia la polemica

Venerdì 21 Gennaio 2022 di Davide Lisetto
La stazione di Pordenone
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PORDENONE - Le segnalazioni e le lamentele di cittadini e pendolari sono ormai ricorrenti da molti mesi.

La situazione della stazione ferroviaria di Pordenone, quasi “dimenticata”, con bar e edicola chiusi da un lungo periodo, servizi igienici che vengono “sbarrati” (si dice per motivi di sicurezza) alle 20,30 di sera e con l’ascensore che porta al sottopasso e poi ai binari molto spesso guasto è ben nota ai pordenonesi. E a tutti coloro che a Pordenone ci arrivano per qualsiasi motivo. Ora il “caso stazione” è arrivato anche sul tavolo della Giunta regionale. A presentare un’interrogazione è il consigliere regionale, ed ex sindaco, Sergio Bolzonello.


IL DOCUMENTO


«La stazione di Pordenone, da importante punto di passaggio di convogli regionali, nazionali e internazionali è divenuta nei fatti un mero scalo ferroviario. Dopo gli interventi di riqualificazione - si legge nell’interrogazione - la struttura è in stato di abbandono, priva dei servizi rivolti al pubblico prima presenti, come l’edicola e il servizio di bar-ristorazione, creando dei comprensibili disagi ai viaggiatori. Rivolgiamo un appello alla Regione affinché ridia dignità alla struttura, attivandosi per la riattivazione dei servizi oggi inesistenti». Accanto alla firma di Bolzonello nel documento ci sono anche quelle dei consiglieri, sempre del Pd, Nicola Conficoni e Chiara Da Giau. La richiesta alla giunta Fedriga (proprio ieri in Consiglio regionale c’è stata l’audizione dei vertici della società Rfi su una serie di altre questioni aperti in regione) è quella di attivarsi nelle sedi competenti per una riattivazione dei servizi al pubblico della stazione ferroviaria di Pordenone. «Tra il 2016 e il 2017 – ricorda Bolzonello – la stazione subì dei sostanziosi interventi di ammodernamento proprio per dare la giusta dignità a una struttura importante all’interno della nostra regione, sulla linea che collega Venezia a Udine e Trieste, e dove transitano non solo treni regionali e regionali veloci nell’ambito del contratto di servizio stipulato tra la Regione Fvg e Trenitalia, ma anche convogli a lunga percorrenza (della stessa Trenitalia e di Italo), così come quelli stranieri come gli austriaci Railjet Obb». I lavori di ammodernamento, allora, riguardarono principalmente l’innalzamento delle banchine ferroviarie, il posizionamento di un ascensore per facilitare il passaggio da una banchina all’altra e il rinnovo degli spazi interni. «È passato troppo tempo da allora, è necessario ora – conclude Bolzonello – intervenire per dare dei servizi che oggi mancano, in linea con gli interventi già compiuti».


IL BAR


E ancora prima che il documento arrivi all’attenzione della Giunta, ieri mattina Rfi ha annunciato che «per quanto riguarda il bar il 12 gennaio scorso si è chiuso un accordo per il subentrante nell’attività. Pertanto a breve ci sarà la riapertura del locale». Rispetto all’edicola invece, non ci sono novità. «Rfi - sottolinea la società - fa i bandi e deve mantenere i canoni di mercato, se non ci sono interessi significa che non ci sono imprenditori disposti a valutare il rischio». Insomma, per i giornali bisognerà ancora attendere. Così come per la situazione legata alla chiusura dei servizi igienici dalle 20,30 di sera fino al mattino. Quando invece arrivano treni fino a mezzanotte. Altro problema aperto - sul quale il Comune ha avvito una interlocuzione - è quello dello stabile esterno in attesa di progetto di recupero.

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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