Parcheggi, l'app Phonzie va in pensione ma, dopo 5 settimane, non scuce i rimborsi delle ricariche

Sabato 21 Gennaio 2023 di Denis De Mauro
L'app Phonzie per il pagamento della sosta: è cambiata ma i rimborsi delle cifre caricate tardano

SACILE - Sono passate ormai cinque settimane dall'entrata in servizio anche a Sacile della app per la sosta che ha sostituito la vetusta Phonzie, me non tutti gli automobilisti che la usavano ormai da un decennio si sono visti rimborsare i soldi caricati nella app per pagare le soste automaticamente con lo smartphone. Da giovedì scorso gli automobilisti sacilesi, come quelli di Pordenone, San Vito al Tagliamento, Polcenigo, Bibione e di una manciata di paesi della montagna pordenonese, si sono visti sostituire Phonzie con la nuova Bmove. Operazione piuttosto semplice anche per i meno pratici, ma che non contemplava il passaggio automatico del credito residuo dalla vecchia alla nuova applicazione.

Anche perché le due modalità di pagamento sono diverse e la app più recente non necessita di pre-caricare una somma da destinarsi poi di volta in volta alla sosta.

«A fronte di 540 stalli disponibili e a pagamento, gli accessi mensili attraverso Phonzie erano mediamente 3400. Nella vicina Polcenigo invece circa 400 su 50 parcheggi disponibili», raccontava Walter Furlan, direttore di Lsm, la società controllata dal Comune di Sacile che si occupa delle aree di sosta. Beninteso e a scanso di equivoci, non delle applicazioni che sono invece prodotti di un'azienda specializzata del settore. Il processo di cambiamento era stato annunciato nelle modalità e nei tempi da una serie di mail arrivate puntualmente agli utenti sacilesi e che assicuravano, tra l'altro, il rimborso del borsellino delle soste di cui non si era usufruito. Phonzie richiedeva infatti di essere ricaricata, per funzionare, cosa invece non più necessaria con Bmove. A seconda delle abitudini di ognuno, nell'applicazione l'automobilista poteva avere pochi euro o somme più cospicue.
La mail inviata dal produttore prima del passaggio a Bmove assicurava gli utenti che «nel corso delle prossime settimane verrai contattato dal nostro servizio tecnico relativamente alle modalità di restituzione del credito residuo presente sul tuo borsellino Phonzie».

Come rammentano alcuni automobilisti sacilesi, il rimborso non è invece arrivato a tutti. C'è chi aspetta e comincia a preoccuparsi, dopo 5 settimane, anche se quella app probabilmente custodiva cifre di un certo peso solo in pochi casi aziendali, mentre i privati abitualmente ricaricavano somme più piccole. La questione, come spesso accade, più che strettamente economica è di principio e la sensazione da evitare è quella di sentirsi presi in giro.
 

Ultimo aggiornamento: 12:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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