ADREIS (Pordenone) - Intervento di soccorso per due escursionisti incrodati in montagna nel comune di Andreis. La stazione del soccorso alpino di Maniago è stata allertata dal Nue112 intorno alle 16 di ieri, sabato 14 ottobre, assieme ai vigili del fuoco per due uomini bloccati sul Monte Raut a quota 1600 metri circa.
Si tratta di D.L., trentasettenne di San Giorgio della Richinvelda e di P.C., trentaseienne di Spilimbergo. I due uomini erano partiti la mattina per la cima da località Pala Barzana, assieme a un terzo compagno di gita.
Bloccati nel canale ghiaioso
Una volta raggiunta la cima hanno deciso di rientrare attraverso un percorso alternativo e più difficile, non segnato, il Sentiero dei Cacciatori. Vista la difficoltà il terzo escursionista si è ritirato, preferendo rientrare lungo il sentiero percorso al mattino. Gli altri due hanno proseguito ma si sono bloccati in un canale ghiaioso non riuscendo più a proseguire e chiamando i soccorsi.
Arriva l'elicottero dei vigili del fuoco
I tecnici del soccorso alpino li hanno contattati al telefono e hanno suggerito loro di rimanere immobili dove si trovavano, per non perdere la copertura telefonica e per poter attivare la georeferenziazione tramite whatsapp. Nel frattempo vigili del fuoco avevano già allertato l’elicottero di servizio da Venezia e così il soccorso alpino non ha ritenuto di allertare quello del 118 della Centrale operativa di Udine, anche perché l’arrivo dell’elicottero dei pompieri era stato garantito in 25 minuti.
Una volta arrivato, l’elicottero ha effettuato una prima ricognizione senza riuscire a individuare i due escursionisti. Per la seconda ricognizione è stato caricato a bordo un tecnico del soccorso alpino di Maniago. Individuati gli escursionisti il tecnico è stato sbarcato per alleggerire il mezzo e consentire ai vigili di compiere le operazioni di soccorso in autonomia.
Il soccorso al tramonto
L’elicottero ha scaricato i tecnici Saf dei vigili del fuoco in un punto da cui si potessero raggiungere a piedi i due escursionisti che poi stati condotti con le corde e in sicurezza in un punto adatto al recupero; era quasi buio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Si tratta di D.L., trentasettenne di San Giorgio della Richinvelda e di P.C., trentaseienne di Spilimbergo. I due uomini erano partiti la mattina per la cima da località Pala Barzana, assieme a un terzo compagno di gita.
Bloccati nel canale ghiaioso
Una volta raggiunta la cima hanno deciso di rientrare attraverso un percorso alternativo e più difficile, non segnato, il Sentiero dei Cacciatori. Vista la difficoltà il terzo escursionista si è ritirato, preferendo rientrare lungo il sentiero percorso al mattino. Gli altri due hanno proseguito ma si sono bloccati in un canale ghiaioso non riuscendo più a proseguire e chiamando i soccorsi.
Arriva l'elicottero dei vigili del fuoco
I tecnici del soccorso alpino li hanno contattati al telefono e hanno suggerito loro di rimanere immobili dove si trovavano, per non perdere la copertura telefonica e per poter attivare la georeferenziazione tramite whatsapp. Nel frattempo vigili del fuoco avevano già allertato l’elicottero di servizio da Venezia e così il soccorso alpino non ha ritenuto di allertare quello del 118 della Centrale operativa di Udine, anche perché l’arrivo dell’elicottero dei pompieri era stato garantito in 25 minuti.
Una volta arrivato, l’elicottero ha effettuato una prima ricognizione senza riuscire a individuare i due escursionisti. Per la seconda ricognizione è stato caricato a bordo un tecnico del soccorso alpino di Maniago. Individuati gli escursionisti il tecnico è stato sbarcato per alleggerire il mezzo e consentire ai vigili di compiere le operazioni di soccorso in autonomia.
Il soccorso al tramonto
L’elicottero ha scaricato i tecnici Saf dei vigili del fuoco in un punto da cui si potessero raggiungere a piedi i due escursionisti che poi stati condotti con le corde e in sicurezza in un punto adatto al recupero; era quasi buio.
