Scuola, sindacato: pronta una class action contro il ministero in caso di classi pollaio

Domenica 22 Agosto 2021 di Sara Carnelos
Pronta una class action contro le classi pollaio

PORDENONE -  Partiranno a breve a tutti i dirigenti della provincia e di tutta Italia richieste da parte del sindacato Anief per ottenere le informazioni sulla quantità di allievi e i metri quadrati di ogni singola classe per verificare se la normativa viene rispettata, in caso contrario, verrà chiesto al Ministero dell’Istruzione lo sdoppiamento delle classi.

Partire in sicurezza ed evitare la didattica a distanza è l’obiettivo che si è dato il sindacato ma che accomuna tutte le forze sindacali. 


IL DISTANZIAMENTO
“Se non verrà rispettato il distanziamento e non sarà garantita la sicurezza – dichiara Marcello Pacifico, presidente dell’Anief – partirà la più grande class action mai realizzata prima d’ora, con il coinvolgimento delle famiglie, contro lo Stato italiano”. Ad oggi Anief e Gilda non hanno firmato l’accordo per la sicurezza con il ministero, mentre le altre sigle sindacali chiedono un incontro urgente al ministro dell’Istruzione. Come dire che quell’accordo non era così chiaro e che i patti non sono rispettati, lo stesso è accaduto per la stabilizzazione dei precari per cui si apriranno a settembre dei tavoli. Da un lato le rassicurazioni, dall’altro gli atti concreti, per cui i sindacati vogliono vederci chiaro. Ma davvero la scuola partirà in sicurezza, basterà il Green Pass per arginare la carica infettiva? 


IL GREEN PASS
“Il Green Pass – spiega Pacifico – nasce in Europa per garantire la circolazione da un Paese all’altro, in Italia è stato utilizzato per scopi diversi, ad esempio per limitare l’accesso ad alcuni servizi al chiuso. In Spagna questo uso è stato dichiarato illegittimo. Si sta utilizzando uno strumento giusto per usi sbagliati, sarebbe corretto e auspichiamo che vengano somministrati i tamponi antigenici a tutto il personale scolastico e a tutti gli studenti in modo gratuito”. Non solo, l’Anief avvierà una petizione per lo sdoppiamento delle classi. “Chi governa – avverte il presidente Pacifico – ha l’obbligo di garantire la scuola in presenza e ogni 35 metri quadrati non si devono superare i 15 soggetti, non si può bypassare la normativa con un “se” e lasciare tutti in classe con le mascherine”. 


MASCHERINE
Mascherine che nei primi giorni di scuola non saranno chirurgiche, ma le cosiddette “pannollino” scarsamente usate da studenti e personale scolastico non solo per la scomodità ma per la mancata resistenza. Contro l’uso obbligatorio del Green Pass nella scuola fino al 23 di agosto l’Anief propone un ricorso gratuito contro lo Stato, per impedire la coercizione. Finora solo le categorie fragili non hanno l’obbligo di esibirlo. Altra questione riguarda il personale Covid che l’Anief ritiene insufficiente, utilizzato solo per le attività di recupero a differenza di quanto accaduto lo scorso anno, inoltre dimezzato. “Riteniamo – sostiene Pacifico – che l’organico Covid debba essere considerato in pianta stabile, soprattutto dopo i tagli che ha subito la scuola dalla Gelmini in avanti”. 


PERSONALE COVID
Oltre al personale Covid, non vi è un tracciamento sicuro del personale docente, perché oltre un terzo è supplente. “L’Italia – riferisce il leader dell’Anief – è a rischio infrazione europea in quanto non valorizza il personale che ha acquisito esperienza nel sistema scolastico di istruzione e formazione, ovvero i docenti della scuola statale, comunale, paritaria, dei centri di formazione IeFP. Crediamo e abbiamo chiesto che quest’anno in via straordinaria debba estendersi l’estensione al ruolo al personale non solo in prima fascia, ma anche in seconda. Se ciò non verrà fatto, ricorreremo ai Tribunali. Sono diverse le iniziative legali intraprese per contrastare l’abuso di contratti a tempo indeterminato”. Sul fronte finanziamenti per stabilizzare il personale della scuola, poco si è fatto. 

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