SACILE - A forza di leggere di cani che aggrediscono altri cani, o peggio, esseri umani, a più di qualcuno sale un po' di paura ad incrociarne uno che sia libero e senza padrone, magari dall'aspetto neanche docile. È successo anche ad una signora sacilese che, non sapendo più che pesci pigliare, ha chiesto aiuto alla community social. Le è infatti accaduto nei giorni scorsi di vedersi arrivare troppo vicino quello che le pare di aver riconosciuto come un minaccioso pitbull che scorrazzava senza padrone nella zona di via Fontana, la strada che la signora percorre a piedi la mattina presto, ogni giorno da 8 anni a questa parte, per recarsi alla fermata della corriera che la porta al lavoro. Via Fontana è una laterale della statale 13 che si trova a pochi metri dalla grande rotonda, dietro alla chiesetta e alla Serenissima gomme. Una stradina tranquilla, di solito, ma dopo due incontri ravvicinati con il cane ringhioso ed una fuga precipitosa, comprensibilmente la povera signora la viveva come un pericoloso campo minato. «Mi ha quasi morso, mi sono dovuta mettere a correre», racconta la donna, spaventata.
IN GIRO
LA NORMA
L'allarme lanciato dalla signora sacilese non è dunque da prendere alla leggera. «Meglio sarebbe assicurare il proprio animale e magari darsi una letta alla Legge regionale 20 dell'ottobre 2012 che in Friuli Venezia Giulia regolamenta il benessere e la tutela degli animali da affezione», sottolinea la dottoressa Ros. Già all'articolo 4 in effetti si legge che tra gli obblighi del proprietario ci sono: «Impedire la fuga e rispettare gli obblighi del guinzaglio e della museruola dove previsto. Adottare modalità idonee a tutela di terzi e di altri animali da danni ed aggressioni».
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