Siccità in Friuli, per uscire dall'emergenza deve piovere un mese intero

Mercoledì 1 Giugno 2022 di Davide Lisetto
Tagliamento senz'acqua

Negli ultimi sei mesi in Friuli Venezia Giulia le piogge sono state del 50 per cento in meno rispetto alla media dello stesso periodo nell’arco dell’ultimo trentennio. Una situazione di siccità così grave non si verificava in regione dallo stesso semestre a cavallo tra il 1991 e il 1992. Soltanto nel periodo invernale e primaverile di quel biennio si era registrata una carenza di piogge praticamente analoga a quella che ci troviamo di fronte in queste settimane. A mostrare i dati sono i report storici dell’Osmer Fvg, il servizio di previsioni meteo della Regione. Nei sei mesi presi in considerazione - da dicembre a fine maggio - in media possono piovere circa 600 millimetri d’acqua nella pianura friulana.

Mentre in montagna e nella pedemontana mediamente la quantità raddoppia. Ebbene, dal dicembre scorso a questo fine maggio in regione è piovuta una quantità d’acqua pari a trecento millimetri. Sostanzialmente la metà della media. Inoltre, sempre secondo i dati forniti dal centro meteo dell’Osmer, in media in uno dei mesi del periodo invernale-primaverile piovono cento millimetri. Fin qui i dati “scientifici”. Ma quanto dovrebbe piovere affinché la situazione possa tornare a una livello di quasi normalità o comunque di sicurezza anche rispetto all’avvio della stagione irrigua per l’agricoltura? Su questo fronte la scienza aiuta fino a un certo punto. Ma in riferimento ai dati delle precipitazioni medie mensili, sempre per quanto riguarda la pianura friulana, dovrebbe piovere per circa un mese di fila.


SITUAZIONE IMPOSSIBILE
È chiaro che, pur sperando in Giove pluvio e pur essendo giugno un mese di temporali estivi, è alquanto improbabile che pioverà tutti i giorni in modo da poter “recuperare” quei trecento millimetri di acqua che di fatto sono mancati nel periodo primaverile. Siamo di fronte a una situazione di una grande eccezionalità che - come mostrato dai dati Osmer - non si era mai vista negli ultimi trent’anni. È poi da considerare che in montagna le nevicate non sono state abbondanti, tutt’altro. E infatti il livello dei laghi e bacini montani è in fortissima sofferenza perché non ha potuto usufruire nemmeno del beneficio - il fenomeno normalmente avviene nei mesi di aprile e maggio - dello scioglimento delle neve che contribuisce a garantire un maggiore riempimento dei serbatoi montani. Con le riserve d’acqua montane a livelli bassissimi - il problema è particolarmente sentito nella montagna pordenonese, in particolare in Valtramontina e nella bassa Valcellina, mentre la situazione è leggermente migliore in Val d’Arzino dove però no ci sono bacini che servono la rete idrica del Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna - la preoccupazione del mondo dell’agricoltura è molto elevata. Ed è sufficiente percorre un po’ le aree di campagna della pianura friulana, sia nel pordenonese che nell’udinese, per rendersi conto di come la situazione non sia certo di normalità. Dove fin dall’inizio della primavera ci sono state delle difficoltà nell’irrigazione i campi di mais e soia sono già “sotto stress” idrico. E per converso si potrà notare che, dove è possibile, vengono irrigati i capi di frumento o di orzo. Cosa che nelle nostre campagne non avviane praticamente mai. I cereali invernali stanno infatti soffrendo in maniera molto spinta proprio a causa della mancanza di quelle piogge che normalmente arrivano in primavera. Una situazione drammatica che ha spinto l’assessore regionale alla Risorse agricole Stefano Zannier a convocare una “cabina di regia” proprio per la giornata di oggi. Al tavolo, con gli esperti dell’Osmer, i Consorzi di bonifica Cellina Meduna e della Pianura Friulana e le associazioni di categoria dell’agricoltura e dell’allevamento. Si dovrà decidere come affrontare la stagione irrigua: non sono escluse operazioni di razionamento dell’acqua.

Ultimo aggiornamento: 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci