Siccità, allarme totale in Friuli: Fedriga pronto a firmare lo stato di emergenza, ecco cosa comporta

Lunedì 20 Giugno 2022 di Davide Lisetto
Campi irrigati in Friuli ora c'è siccità l'acqua
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FRIULI VENEZIA GIULIA - Mai così male dal 1993. La mancanza di pioggia in Friuli Venezia Giulia negli ultimi sei mesi ha registrato livelli di scarsità d’acqua che non si vedevano da lunghissimi anni. Portata dei fiumi - a cominciare dal “grande” Tagliamento - a un livello così basso da mettere in crisi l’intero bacino. Gli invasi della montagna a un livello inferiore di oltre il 70 per cento rispetto a quella che è la media stagionale. Una situazione che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e la zootecnica: da oggi infatti i Consorzi di Bonifica di Pordenone e Udine cominceranno con i razionamento dell’acqua a tutti i consorziati che vedranno dimezzare il tempo di irrigazione normalmente previsto. Una situazione che poterà entro questa settimana la Regione Fvg a emanare un decreto che dichiarerà lo stato di emergenza idrica.

IL DECRETO

Un provvedimento che sarà firmato dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga dopo che nei giorni scorsi c’è stata una concertazione tra gli assessorati all’Agricoltura e all’Ambiente per stilare per preparare il documento. Che sarà di valutazione della situazione e di indicazioni e di raccomandazioni ai vari enti e alle diverse istituzioni che gestiscono la risorsa idrica. Sia per gli usi destinati all’agricoltura che per usi civili e domestici. Con ogni probabilità nel provvedimento si definirà una serie di priorità nell’erogazione dell’acqua privilegiando l’utilizzo per il consumo domestico e per le altre situazioni di rischio in agricoltura e negli altri ambiti produttivi. È inoltre probabile che si stabilisca la possibilità di agire sulle concessioni di derivazione rispetto ai gestori degli impianti di energia in caso di ulteriore peggioramento della carenza idrica. Si raccomanderà poi a tutti gli utilizzatori della risorsa idrica, non solo in agricoltura ma anche per coloro che la utilizzano a scopo irriguo per giardini e parchi, un utilizzo dell’acqua in modo estremamente parsimonioso, sostenibile ed efficace limitandone il consumo al minimo indispesabile. Ci saranno indicazioni anche rispetto alla gestione parsimoniosa dell’acqua, sia superficiale che sotterranea, per tutte le utenze irrigue provate e autonome. E ancora, rispetto alla coltivazioni, l’ordinanza al fine di assicurare al massimo l’uso razionale e parsimonioso dell’acqua disponibile i Consorzi di bonifica saranno invitati a dare priorità al servizio irriguo nelle zone dotate di impianti di maggiore efficienza irrigua, tenendo conto anche delle colture e della loro fase fenologica.

Il decreto di Fedriga, comunque, è presumibile che miri anche a inibire tutti gli utilizzi non necessari dell’acqua, come giardini, piccoli orti privati e i lavaggi delle auto. Saranno poi i gestori dei servizi idrici a decidere nello specifico i provvedimenti da assumere, a seconda della condizione in cui sono. Della situazione legata all’emergenza idrica e ai provvedimenti della Regione il governatore Fedriga ne parlerà - sempre entro la settimana - in sede di Conferenza delle Regione da lui presieduta.

Patuanelli pronto a dichiarare lo stato di crisi per siccità

Nel frattempo il ministro alle Politiche agricole Stefano Patuanelli è pronto a dichiarare lo stato di crisi per la siccità. «Stato di crisi significa razionare l’uso dell’acqua, quindi meno pressione al rubinetto, l’utilizzo delle autobotti, l’intervento della protezione civile e la possibilità per i sindaci di emettere ordinanze per limitare l’uso dell’acqua. Ma servirebbe maggiormente uno stato di prevenzione. Le regioni del Nord Ovest sono già in sofferenza, e ora anche quelle del Nord Est sono in emergenza». Tanto che il Consorzio udinese della pianura friulana non esclude che sia necessario ricorrere alle convenzioni con la società di gestione idroelettrica per “scaricare” in via eccezionale dai serbatoi di Verzegnis e di Sauris. Una via di uscita che consentirà di “dare da bere” - al sistema irriguo della pianura. Ma la situazione forse più pesante è quella della Destra Tagliamento dove in montagna i bacini sono praticamente al minimo.

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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