Segretari comunali, ne mancano 160: nessuno vuole venire a lavorare in Fvg

Giovedì 18 Agosto 2022 di Loris Del Frate
L'emergenza: mancano i segretari comunali
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FRIULI - Quaranta segretari comunali per 215 Municipi. È questa la fotografia decisamente in nero che registra la situazione molto grave in cui si trovano almeno 160 Comuni del Friuli Venezia Giulia. Sono tutti senza il segretario comunale titolare, i più fortunati ne hanno uno a scavalco in condominio con altre tre, quattro Municipi, quelli che stanno peggio (e sono gran parte dei Comuni dai tremila abitanti in giù) il segretario possono averlo per 4 ore al mese. Detto così sembra una cosa da nulla, in realtà l’assenza del “tutore” del palazzo dei cittadini e di tutti gli atti che ne escono, mette in seria difficoltà i sindaci. Oltre ad avere sempre dubbi sulla legittimità degli atti, ci sono poi adempimenti che solo il segretario può fare e che ovviamente restano bloccati, così come è obbligatoria la presenza per svolgere un consiglio comunale. 

LA CIRCOLARE
Per cercare di ovviare a questa situazione i sindaci hanno cercato una possibilità per dribblare gli obblighi: hanno preso un loro dipendente con la qualifica di quadro e lo hanno nominato vice segretario. A parte il fatto che non tutti i Comuni hanno questa figura tra i dipendenti, nei giorni scorsi è arrivata una circolare della Prefettura che invita i sindaci a non utilizzare questo escamotage, ma a servirsi dei 10 segretari comunali che sono stati nominati nei mesi scorsi a livello nazionale.

LA BEFFA 
È proprio il caso di dirlo: una bella presa in giro, anche se ovviamente non per colpa della prefettura pordenonese. C’è da fare un passo indietro per capire il perché. Dopo tanti anni in cui non sono stati fatti nuovi concorsi a livello nazionale per assumere i segretari che dipendono dal Ministero dell’Interno è arrivata questa “infornata” che ne ha promossi al rango dieci. Un sospiro di sollievo per i sindaci? Neppure per idea visto che nove di loro, chiamati dai primi cittadini, hanno declinato l’invito: non siamo interessati a venire a lavorare in Friuli Venezia Giulia. Il perché è presto spiegato: tutti aspirano ad andare in Comuni capoluogo (attualmente in regione coperti da segretari titolari) dove c’è prestigio e si guadagna di più. Al massimo si possono accettare Municipi che hanno decine di migliaia di residenti. Come dire che il Friuli Venezia Giulia non soddisfa le loro esigenze. Ne sa qualcosa il sindaco di Valvasone Arzene, Markus Maurmair che ne ha chiamati nove su dieci. «La risposta? Praticamente uguale per tutti: grazie, ma non siamo interessati. Questa è la verità».

LA POLEMICA
Per ovviare alla cronica carenza di segretari comunali che penalizza fortemente i Comuni, la giunta regionale ha varato un disegno di legge che propone la regionalizzazione di queste figure con un apposito albo del Friuli Venezia Giulia per facilitarne le procedure di reclutamento. Si tratta di una strada già esperita nelle Province autonome di Trento e Bolzano e in Valle d’Aosta, un’attuazione piena dell’autonomia speciale. Tutto a posto? Neppure per sogno. La decisione, infatti, ha incontrato la contrarietà dei segretari in carica, tutti iscritti all’albo nazionale, restii, rispetto all’obbligo di scegliere se diventare dipendenti della Regione o restare sotto l’egida del Ministero dell’Interno di Roma, e quindi esercitare il loro ruolo altrove.

LA RICHIESTA
«Di fronte alla situazione di grave rallentamento dell’azione amministrativa che spesso la mancanza di queste figure professionali determina - spiega il sindaco Markus Maurmaier, anche nel suo ruolo di presidente dell’Assemblea della comunità linguistica friulana - c’è la necessità di procedere con l’iter del provvedimento, magari trovando qualche correttivo che non renda così imperativa ed immediata l’opzione di scelta.

Per quanto si possano comprendere le ragioni personali di ognuno, però, è urgente e inderogabile la necessità di provvedere al reperimento di nuove professionalità in questo campo. E non è possibile immaginare di andare avanti con l’esiguo numero di segretari attualmente presenti senza reclutarne di nuovi. Già oggi il sistema è in grave sofferenza e la scelta della Regione di farsi carico di una soluzione va nella direzione più adeguata. Aggiustamenti e intese su singole parti del provvedimento possono essere trovate in brevissimo tempo».

Ultimo aggiornamento: 18:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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