Tosse e raffreddore, scuole e asili vuoti: aumentano i ricoveri in pediatria, tre bimbi sotto ventilazione

quello che preoccupa di più è l'arrivo del Vrs, il virus respiratorio sinciziale

Mercoledì 30 Novembre 2022 di Loris Del Frate
Scuole e asili vuoti, tosse e raffreddore
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PORDENONE - Classi decimate, asili con 3 bambini presenti e ambulatori dei pediatri di base sul territorio presi letteralmente d'assalto. La settimana scorsa si era chiusa con una epidemia di virosi e con il pronto soccorso pediatrico del Santa Maria degli Angeli strapieno di piccoli pazienti accompagnanti dalle famiglie.

Una sorta di pienone con circa 75 accessi in 12 ore. Sono tanti.


IL BIS
Questa settimana non solo ha confermato il trend della scorsa, ma se possibile la situazione si è addirittura fatta più critica con i pediatri di base costretti a vedere anche 50 bambini al giorno e sottoposti a una raffica di chiamate. Si registra anche un aumento dei ricoveri nel reparto di Pediatria dove ci sono anche tre bimbi che si trovano sotto ventilazione perché non riuscivano a respirare a causa della forte tosse.


I VIRUS
Diverse le scuole elementari a Pordenone, ma anche quelle in provincia con solo 5 - 6 alunni presenti, mentre gli asili sono praticamente vuoti. Sono arrivate pure segnalazioni da parte degli istituti scolastici al Dipartimento di prevenzione. Segnalazioni che quando si abbassa eccessivamente la presenza in alcune classi diventano obbligatorie. Si tratta in gran parte di virus parainfluenzali, visto che quello effettivo dell'influenza - se si escludono alcuni casi specifici - non ha ancora fatto il suo ingresso sul territorio della provincia di Pordenone. Ma quello che preoccupa di più è l'arrivo del Vrs, il virus respiratorio sinciziale. Si tratta di un virus molto diffuso e altamente contagioso che se colpisce bambini dai 5 - 6 anni in su non crea grossi problemi, poco più che un raffreddore magari con la febbre, ma nei neonati e nei bimbi più piccoli è decisamente pericoloso e impegnativo da trattare. «Sono giorni particolarmente pesanti - spiega Roberto Dall'Amico, primario della Pediatria del Santa Maria degli Angeli - perché abbiamo un gran numero di accessi al pronto soccorso pediatrico e ci sono anche più ricoveri in Pediatria. In particolare ci sono bimbi che sono sotto ventilazione per aiutarli a respirare. In più ce ne sono altri che hanno accusato complicanze da Covid. Dobbiamo ricordare, infatti che il nostro pronto soccorso pediatrico oltre ad essere riferimento per l'intera provincia è anche attrazione per quella parte di Veneto occidentale confinaria».


I SINTOMI
Il virus respiratorio sinciziale (detto anche Vrs) ha più o meno gli stessi sintomi dell'influenza e provoca epidemie annuali. Si trasmette per via aerea - attraverso l'inalazione di goccioline generate da uno starnuto o dalla tosse - o per contatto diretto delle secrezioni nasali infette. Il periodo di maggiore contagiosità è compreso tra novembre e aprile. Il tempo di incubazione (periodo che intercorre tra l'esposizione e i sintomi) è di circa quattro-sei giorni. La fase iniziale del Vrs nei neonati e nei bambini piccoli è spesso lieve, simile al raffreddore. Nei bambini con meno di 3 anni la malattia può estendersi, però, verso le vie aeree inferiori e causare tosse e respiro sibilante. In alcuni l'infezione progredisce in una grave malattia respiratoria (bronchiolite) che richiede l'ospedalizzazione per aiutare il bambino a respirare. A questo virus che attualmente è quello più diffuso se ne sommano anche altri, sempre legati alle vie respiratorie, ma anche di tipo gastroenterico.


LE CAUSE
Non è da escludere che questa ondata di virosi sia così violenta anche perché per due anni con la pandemia di Covid che c'è stata i bambini un anno sono rimasti chiusi in casa e poi si incontravano con le mascherine. Come dire che ora i virus parainfluenzali trovano una autostrada. Da aggiungere che in agguato c'è già il virus dell'influenza che si manifesterà in tutta la sua forza - almeno così dicono gli esperti - verso la fine di dicembre, inizio gennaio. Come se tutto questo non bastasse resta sempre attivo il Covid.
 

Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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