Inizio nuovo anno scolastico: in provincia 750 cattedre vacanti

Domenica 20 Giugno 2021 di Sara Carnelos
In provincia ci sono 750 cattedre vacanti

 PORDENONE - Settimana calda per decidere le sorti degli insegnanti. In realtà il Governo che aveva la possibilità di stabilizzare ha passato la palla al Parlamento nella piena consapevolezza che si tratta di una compagine divisa, occupata un terzo dal Movimento 5Stelle contrario a dare stabilità a chi lavora da anni nelle scuole, preferendo i concorsi che non riempiranno le cattedre, come si è visto con lo straordinario che ha escluso i docenti con servizio misto. Anzi, l’unica norma che ha buone chance di passare al vaglio delle due camere è quella sul sostegno che toglie il vincolo dei 36 mesi di servizio restando ferma la specializzazione.


I NUMERI
Ma vediamo i dati in provincia, forniti dalla Cisl scuola. Partiamo dal dato base, in provincia di Pordenone l’organico è costituito da circa 3500 insegnanti. Oltre 700 le cattedre vacanti e disponibili, significa posti fino al 31 agosto, mentre ce ne saranno come dice la segretaria della Cisl scuola di Pordenone, Antonella Piccolo “una marea” al 30 giugno, il dato ancora non è pervenuto. Cosa significa tutto ciò? Che gli insegnanti davvero mancano, sono introvabili? Nessuno vuole più optare per questa professione poco remunerativa? Niente affatto, significa che non c’è la volontà di trasformare i contratti da tempo determinato ad indeterminato, ovvero come ogni settembre gli insegnanti saranno in cattedra, ma verranno licenziati a giugno. Insomma, quello che non è permesso al privato, lo Stato lo può fare. Il disagio è ben noto alle famiglie e agli studenti che a fine anno chiedono se il maestro o il professore ci sarà anche l’anno prossimo. Nessuno può saperlo, finché non ci sarà la volontà di stabilizzare. Dunque, il disagio per le famiglie è assicurato.


LE CATTEDRE
Mancano 244 posti delle discipline comuni, come matematica, fisica, chimica, meccanica, lettere, educazione fisica e tutte le altre delle scuole superiori e ben 43 di sostegno, se ci spostiamo alle medie sono vacanti 198 posti comuni e 48 di sostegno, anche alle elementari un bagno di sangue, mancano all’appello 113 maestri e 44 insegnanti di sostegno, la situazione migliora all’infanzia dove mancano solo 13 maestre e due 2 specializzate nel sostegno. Solo alcune di queste cattedre verranno date a ruolo, il restante resterà per le supplenze, il che non è un male perché questi docenti in realtà sono quelli che si formano ogni anno a proprie spese pur di avanzare in graduatoria, ovvero necessariamente sono preparati. «Ma ciò che resta incomprensibile - spiegano dal sindacato - è la volontà di sbarazzarsi di una classe di lavoratori, lasciando il posto ai giovani e creando una crepa sociale basata sull’assistenzialismo, quando in realtà sarebbe possibile con il doppio canale esteso alla seconda fascia delle graduatorie, quella dove sono gli insegnanti che saliranno in cattedra a settembre, assumere con il sistema già introdotto dall’attuale presidente della Repubblica, Mattarella, quando era ministro dell’Istruzione. Eppure, parafrasando una canzona obsoleta “C’è chi dice no”. Cosa ci sta dietro a ciò? La mangiatoia di corsi, ricorsi, ma anche il risparmio, perché quando un docente precario entra di ruolo, chiede gli arretrati e i tribunali li concedono con tanto di interessi. Insomma -spiegano dal sindacato - si vuole risparmiare sulla pelle dei lavoratori, facendo scudo del merito».


LA CISL
“I docenti di scuola secondaria inseriti nella seconda fascia delle graduatorie provinciali – spiega Piccolo, segretaria Cisl scuola – non si sono potuti abilitare, non certo per mancanza di volontà, ma perché dal 2013 lo Stato non ha dato più loro la possibilità di farlo escludendoli pertanto dalla possibilità di partecipare ai due concorsi del 2016 e del 2018 riservati ai soli abilitati. Sono docenti che hanno garantito, anche in questi due difficili anni scolastici segnati profondamente dalla pandemia, la didattica agli studenti della nostra regione”.

Ultimo aggiornamento: 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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